Mozione rifiuti. Scoppia la bagarre

ROMA – La Camera dei Deputati ha dato il via libera al rinvio del decreto legge sui rifiuti in commissione, testo, duramente contestato dalla Lega. Ma è sulle mozioni per il dl rifiuti che in Aula va in scena un fatto mai visto prima: parte dei deputati della maggioranza e i ministri votano contro un testo dell’Idv, relativo allo sblocco dei fondi per la raccolta dei rifiuti, su cui il ministro Prestigiacomo aveva espresso parere favorevole. 

Con i voti della sola opposizione, però, è passata la mozione dell’Idv, sulla quale – peraltro – il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, si era espressa favorevolmente, nonostante i deputati della maggioranza ed i ministri avessero deciso di votare a sfavore. La Prestigiacomo ha quindi deciso di astenersi, mentre tutti i membri del governo in aula negativamente. Il testo presentato dall’Idv è comunque passato con 287 no e 296 sì, mentre in 6 si sono astenuti, per quanto, come ventilato stamane dal capogruppo del Carroccio, Marco Reguzzoni, potrebbe decadere. Il primo a stupirsi dell’inedita scena è stato il presidente della Camera, Gianfranco Fini. “Ricordo ai colleghi che il governo aveva reso parere favorevole…” ha dichiarato. Una situazione analoga si è ripresentata su altre mozioni: anche quando il ministro Prestigiacomo ha deciso di dare parere favorevole ad una mozione da parte del PdL, alcuni membri della maggioranza e del governo hanno votato contro, provocando il ritiro della mozione da parte del Partito delle Libertà. Dai banchi dell’ opposizione si è ripetutamente alzato il grido: ‘Dimissioni, dimissioni’, mentre i membri della maggioranza si raccoglievano in diversi gruppi, per cercare di capirci qualcosa.

La Prestigiacomo: «No, non mi sento sconfessata». Così si è giustificata  il ministro dell’Ambiente. «Oggi è una giornata di particolare confusione ed è evidente che ci sono stati voti pasticciati, di cui mi rammarico, ma non mi sento sconfessata perché non posso certo cambiare idea sul parere ad una mozione che chiede che i soldi per la Campania siano spesi con trasparenza» ha detto. Per Prestigiacomo in aula c’è stata anche «molta strumentalità da parte dell’opposizione». «Ho mantenuto fede ai miei pareri, convinta che fosse giusto. Ma non è successo nulla di drammatico. Forse tutto è da addebitare alla giornata particolarmente tesa», ha spiegato il ministro. “Qualcuno dovrebbe informare il ministro Prestigiacomo che la maggioranza sta votando contro i suoi pareri” sulle mozioni in materia di rifiuti “per avere il voto della lega su Papa”, dice il capogruppo del Pd Dario Franceschini, secondo cui è in corso un tentativo del Pdl di convincere la Lega a votare contro l’arresto di Papa, bocciando le posizioni sui rifiuti di Napoli cui il Carroccio è contrario. Marco Reguzzoni della Lega ha rispedito al mittente le ‘insinuazioni’ di Franceschini: «In realtà Franceschini mette le mani avanti perché sta preparando il voto dei suoi parlamentari contro l’arresto», ha detto. E ancora: «La posizione chiara della Lega è stata espressa su tutti i giornali», ha sottolineato Reguzzoni, «mentre voi state mettendo le mani avanti dopo l’avviso di garanzia ricevuto dal vostro Penati». Mentre pronunciava queste parole, dai banchi dell’opposizione, si è levato il grido «Buffone! Buffone!». Da Fli Italo Bocchino, cui i leghisti hanno gridato “scemo, scemo!” propone a tutti i gruppi parlamentari di non chiedere il voto segreto su Papa “mettendoci la faccia, così che gli italiani sappiano”.Anche il capogruppo dell’Idv Massimo Donadi, parlando nell’aula della Camera, ha dichiarato: “il governo è vittima di un colpo di sole. Prima dà parere favorevole poi vota contro la mozione. Un gioco di pessimo gusto, un’offesa a un milione di cittadini napoletani che vivono in mezzo ai rifiuti. Non vorremmo che questa sceneggiata patetica fosse il frutto di un patto scellerato Lega-Pdl che prevede l’affossamento del decreto rifiuti per compiacere la Lega in cambio del voto contro l’arresto di Papa”.

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