Letta: “Berlusconi è una tassa, le sue dimissioni valgono cento punti di spread”

ROMA – “Sottoscrivo con tre anni di ritardo la lettera di Veronica Lario. Berlusconi è un uomo in delirio, chi gli sta accanto dovrebbe fare qualcosa, tirare le conseguenze”. E’ il vice segretario del Pd Enrico Letta a parlare con tale allarmismo del presidente del Consiglio, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.

“Berlusconi è ormai una tassa che grava sulle spalle degli italiani. Le sue dimissioni valgono almeno cento punti di spread, denaro contante per le famiglie”, ha aggiunto Letta, che per mettere fine all’attuale incertezza propone agli alleati del premier una soluzione: “La sabbia nella clessidra sta finendo. Oggi è il momento dell’ultima occasione per Alfano e gli altri esponenti del Pdl e della Lega. Adesso c’è lo spazio per un governo di responsabilità nazionale. Dimostrino di non essere teleguidati dal premier e si preoccupino del Paese. Stacchino la spina. Adesso – ha spiegato Letta – c’è lo spazio per un governo di responsabilità nazionale che completi la legislatura e faccia le riforme. Ma le porte si stanno chiudendo e la maggioranza deve sapere che più in là si va, più portano avanti questa terribile e grottesca pantomima”.

 

 

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