Il centrosinistra sfida la Moratti: dalle otto di oggi le primarie

MILANO – Sono iniziate alle 8 di questa mattina e si concluderanno alle 20 le operazioni di voto per le primarie del centrosinistra a Milano. Lo spoglio inizierà immediatamente e si conoscerà il nome del vincitore in tarda serata.

Quattro candidati in corsa per un ruolo difficile, quello di sfidante di Letizia Moratti e del centodestra nelle elezioni comunali milanesi della prossima primavera. Stefano Boeri, Giuliano Pisapia, Valerio Onida e Michele Sacerdoti si contendono infatti nelle primarie del centrosinistra la candidatura del centrosinistra in una città che dal 1993 ha sempre visto prevalere alle elezioni comunali il candidato del centrodestra, prima il leghista Marco Formentini poi Gabriele Albertini e Letizia Moratti. La sfida per la vittoria dovrebbe però essere ristretta, secondo tutti i sondaggi, a due candidati: Stefano Boeri e Giuliano Pisapia, l’avvocato che annunciando la sua candidatura prima dell’estate ha messo in moto il meccanismo che ha portato alla sfida di domani. Tutti i quattro i candidati sono espressione della ‘società civilè ma nella competizione sono scesi in campo anche i partiti con il sostegno del Partito Democratico, con Bersani che ha registrato un videomessaggio alla vigilia del voto, alla candidatura di Boeri e quello di Sinistra e Libertà di Nichi Vendola a Pisapia. Nessuna indicazione di voto è invece arrivata dall’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che ha annunciato l’intenzione di confrontarsi con il vincitore delle primarie per un accordo programmatico. La scelta dei partiti di entrare nella competizione è stata molto criticata dal ‘terzo incomodò Valerio Onida che ha anche accusato il Pd di non aver rispettato la par condicio tra i candidati.

Giuliano Pisapia è nato a Milano nel 1949 ed è uno dei più noti avvocati del capoluogo lombardo. Il padre di Pisapia, Giandomenico, è stato uno dei più importanti penalisti avvocati italiani ed è considerato l’ideatore del nuovo codice di procedura penale. Per Pisapia la candidatura alle primarie non è la sua esperienza politica essendo stato per due legislature, dal 1996 al 2006. deputato eletto come indipendente nella lista di Prc. Alla Camera Pisapia è stato presidente della Commissione Giustizia. Prima di intraprendere l’attività forense, negli anni dell’università, Pisapia è stato educatore al carcere minorile Beccaria e operaio in un’industria chimica. Tra i processi più importanti di cui è stato protagonista ci sono alcuni dibattimenti di Mani Pulite, rappresenteva la parte civile nel processo ‘toghe sporchè, oltre ad aver rappresentato la famiglia di Carlo Giuliani nel processo sul G8 di Genova. Pisapia ha partecipato ad alcuni collegi difensivi internazionali, tra questi anche quello del leader curdo Abdullah Ocalan. Anche Pisapia ha annunciato che in caso di elezione a sindaco abbandonerà ogni attività professionale. Le cinque priorita del programma di Pisapia sono: la qualità della vita, la giustizia delle opportunità, il rilancio del territorio, la sicurezza del la convivenza, la condivisione dei diritti e dei doveri. Lo slogan della campagna dell’ex parlamentare è: ‘la prima vera scelta per Milano. Tra le sue citazioni preferite c’è quella del primo sindaco socialista dopo la Liberazione, Antonio Greppi, che diceva ai suoi collaboratori: «fate presto, i poveri non possono aspettare».

Stefano Boeri è nato a Milano nel 1956 ed è un importante architetto, insegna al Politecnico di Milano e dirige un seminario all’università americana di Harvard oltre a dirigere la rivista ‘Abitarè. Boeri è fratello di Tito professore di economia all’Università Bocconi, e di Sandro, direttore della rivista ‘Focus’. Boeri ha avuto rilevante nella Consulta di architetti che ha progettato l’Expo 2015 di Milano e ha lavorato per la sede del G8 a La Maddalena. Boeri è stato protagionista di molti progetti anche a Milano e proprio la sua attività professionale è stata oggetto di polemiche su di un presunto conflitto di interessi. L’architetto ha comunque più volte dichiarato che in caso di elezione a sindaco abbandonerà ogni forma di impegnò professionale. Per Boeri la candidatura alle primarie per il sindaco di Milano è la prima esperienza politica. Lo slogan della sua candidatura è: ‘cambiamo città, restiamo a Milanò. Boeri ha deciso di candidarsi «perchè Milano, metropoli delle eccellenze si è trasformata in una provincia della mediocrità e perchè chi governa oggi la nostra città non mantiene le promesse e pensa a fare propaganda. E non mi piace perchè ha tradito la nostra fiducia. Oggi Milano è meno curata e più insicura. I milanesi si sentono più soli e spesso la città appare come una somma confusa di individui e scatole vuote».

Valerio Onida è il più anziano tra i candidati alle primarie milanesi del centrosinistra essendo nato a Milano nel 1936 ed è stato presidente della Corte Costituzionale. È anche avvocato e professore universitario. Per Onida la candidatura alle primarie è la prima esperienza politica. Onida è il ‘terzo incomodò tra Boeri e Pisapia e ha annunciato che in caso di vittoria si presenterà comunque per un solo mandato considerando suo obiettivo quello di far crescere una nuova classe dirigente del centrosinisitra milanese. Onida punta ad una allenza tra alleanza tra i cittadini e le istituzioni «ma le istituzioni, anche quelle locali come il Comune, appaiono per lo più distanti da questa realtà, chiuse in logiche politiche di vertice, incapaci di ascolto e incapaci di risposte ai problemi reali che muovano da una visione lungimirante della città, e quindi esprimano un’attitudine vera di governo dei fenomeni, non di ricerca affannosa e strumentale di consenso a breve termine». Lo slogan di Onida: ‘Passione Civilè. L’ultimo candidato è Michele Sacerdoti, nato a Milano, nel 1950, che ha nel suo curriculum una militanza nei movimento ambientalista ed è stato consigliere di zona per i Verdi. Sacerdoti ha condotto una campagna ‘low cost’ dichiarando una spesa complessiva di meno di due mila euro contro i 88 mila euro di Pisapia, i centomila di Boeri e di 196 mila di Onida.

Obiettivo degli organizzatori è raggiungere la quota di centomila votanti, sono state stampate centosessanta mila schede, per superare i ottanta mila votanti delle primarie del 2006 che ‘incoronaronò l’allora prefetto Bruno Ferrante come candidato del centrosinistra La maggiore partecipazione al voto potrebbe derivare anche dall’incertezza del risultato visto che la vittoria di Ferrante era scontata. Alle primarie possono votare tutti i residenti a Milano con più di 16 anni di età e gli stranieri con regolare permesso di soggiorno. Gli elettori devono presentarsi con un documento di indentità e, per chi lo ha, con il proprio certificato elettorale nel proprio seggio di riferimento che corrisponde alla sezione elettorale in cui si vota alle elezioni. Sul sito www.primariemilano.it c’è la mappa dei 128 seggi con le sezioni collegate. Per votare si devono pagare due euro che andranno a coprire i costi dell’organizzazione delle primarie che sono stati di circa 180 mila euro. Dei 128 seggi, solo 9 sono collocati in gazebo, in diminuzione rispetto alle ultime primarie.

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