Bonelli: “Perchè Monti non archivia le grandi opere? Ponte e Tav 24,5 miliardi di euro

ROMA – “Il governo Monti chiuda definitivamente la vicenda di un’opera inutile e dannosa per l’ambiente e che, tra l’altro è stata già bocciata dall’Unione europea, che l’ha esclusa dai dai progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee per il periodo 2014-2020”.

Questo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, al quale giustamente non va proprio giù l’idea di sprecare denaro pubblico in opere che molti ritengono dispendiose, specie in un momento di crisi come questo.
“Con gli 8,5 miliardi di euro del Ponte sullo Stretto, invece, si potrebbero realizzare 90 km di metropolitana o 621 Km di rete tranviaria, acquistare 3.273 tram e 23.000 autobus ecologici rivoluzionando il trasporto pubblico nelle nostre città e affrontare finalmente il problema dei pendolari che vivono una situazione drammatica”, ribatte ancora Bonelli.

“Ma non c’è solo il Ponte sullo Stretto di Messina tra le opere inutili su cui si sta sperperando il denaro pubblico – precisa il leader dei Verdi – . La Tav in Val di Susa, che alla fine costerà oltre 18 miliardi di euro, è un’altro esempio di come si possa sperperare il denaro pubblico perché si produce debito ed e’ un doppione di una linea esistente, che viene utilizzata solo per 2,5 milioni di tonnellate quando ha una capacità di 32 milioni di tonnellate – prosegue il leader ecologista -. Ma chi fa i conti sulle grandi opere viene emarginato e messo alla berlina senza che si possa fare una discussione seria e laica sulle grandi opere . Con quelle risorse si potrebbe avviare un grande piano per la difesa del territorio aprendo 100 mila nuovi cantieri in tutt’Italia, rimettendo in moto le piccole aziende che sono strangolate dalla crisi e impegnando risorse in opere utili e necessarie per un paese dove, ancora oggi, si muore sotto il fango”.

“Grandi infrastrutture producono solo debito e sperpero di denaro pubblico senza particolari vantaggi sull’occupazione e per i cittadini – conclude Bonelli – cosa aspetta il governo ad archiviare la stagione delle grandi opere inutili per passare alle priorità che veramente servono ai cittadini?”.

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