Naufragio Costa. Da Venezia si leva la protesta contro le grandi navi da Crociera

Il Comitato no grandi navi incontra la Commissione Ambiente del Senato

VENEZIA – Dopo il  naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio  torna a farsi sentire la protesta del “Comitato no grandi navi”, che da tempo tenta di opporsi all’entrata in bacino San Marco delle grandi navi e nelle zone di particolare pregio ambientale.
“Queste enormi imbarcazioni rappresentano un pericolo costante – afferma il coordinamento – . E’ alto, infatti, il rischio di collisione e di sversamento di idrocarburi nelle acque.  Ma non solo. Le grandi navi provocano danni alle rive proprio per il spostamento di grandi masse d’acqua che si alzano al loro passaggio. E infine,  sempre il coordinamento puntualizza che le navi  inquinano tantissimo: “una nave è pari a 14mila autovetture”.
Dopo la recente tragedia le ragioni del “Comitato no grandi nave” saranno portate sul tavolo della Commissione Ambiente del Senato che si trova a Venezia.  L’obiettivo è quello di inserire nella Legge Speciale una clausola che estrometta il traffico crocieristico dalle zone sensibili a rischio ambientale, onde evitare tragedie come quella della Costa.

Inizialmente l’incontro non era stato concesso, ma  grazie  anche alla mediazione dell’ex magistrato, ora senatore, Felice Casson, la Commissione ha concesso l’incontro.

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