Giovanni Monti, anche lui annoiato come papà per via del posto fisso

ROMA – Ecco spuntare un altro “monotono” occupato. Questa volta le notizie arrivano direttamente dai social network dove si sono formati tanti gruppi dopo gli interventi poco piacevoli sul posto fisso.

E questa volta nella rete della contraddizioni di governo è caduto proprio il figlio del presidente del Consiglio Mario Monti, lo stesso che aveva parlato del posto fisso come una vera e propria monotonia. Certo, una battuta infelice e fuori luogo, visto che suo figlio della quarta carica dello Stato, Giovanni di 39enne il posto ce l’ha eccome. E non a un call center come tanti sfigati laureati, che non riescono a dare una continuità lavorativa per gli studi superati.

Dal 2009 lavora alla Parmalat negli uffici di Collecchio, chiamato direttamente dall’alto commissario straordinario Enrico Bondi, con l’incarico di responsabile del «Business development».
Laureato in discipline economiche e sociali alla prestigiosa Bocconi, dove  il padre è stato rettore ed era anche presidente prima di essere nominato premier del governo tecnico, Giovanni Monti ha un master alla Columbia University dove ha conseguito due specializzazioni. Ma veniamo alle sue occupazioni prima di entrare in Parmalat. Monti junior ha lavorato per la banca d’affari Goldman Sachs, ha svolto il ruolo di consulente per la Bain & Company. Tanto per non tradire i rapporti dell’alta finanza come la famiglia insegna.

Ma non solo. Assunto alla Citigroup e poi alla Morgan & Stanley è stato rispettivamente responsabile di acquisizioni e disinvestimenti  per alcune divisioni del gruppo, e poi si è occupato in particolare di transazioni economico-finanziarie sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa, alle dipendenze dirette degli uffici centrali di New York.  Alla Parmalat è stato confermato nel proprio incarico anche dalla nuova proprietà di Lactalis.
Insomma uno ben ammanicato direbbero a Roma.

A Natale si era  diffusa la notizia che il figlio del Presidente fosse stato licenziato da Parmalat. Ma l’azienda ha smentito. Anzi sembra che il manager fosse stato   riconfermato nel proprio incarico dalla nuova proprietà ma si è dimessodi suo spontanea volontà. Questa ipotesi fa pensare che il rampante manager abbia lasciato per un posto migliore.

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