India. Marò italiani. Altri 7 giorni per esami balistici

ROMA –  Serve un’altra settimana per terminare la perizia sulle armi sequestrate a bordo della nave Enrica Lexie. Lo scrive “Times of India” citando fonti della polizia del Kerala.

Le armi, secondo l’accusa, sarebbero state usate dai due marò italiani, ora in carcere in India, per uccidere due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala lo scorso 15 febbraio. Partecipano alla fase istruttoria due esperti del Ros come osservatori.

Nel frattempo l’Unione europea si dice pronta  a fare tutto il necessario  per risolvere la vicenda dei due marò italiani. Lo ha assicurato l’Alto rappresentante della Politica estera dell’Ue, Catherine Ashton. «Siamo sempre pronti a sostenere gli sforzi dei Paesi membri» ha detto la Ashton, parlando al suo arrivo al Consiglio Esteri di Copenaghen. «I servizi dell’Ue e io stessa siamo sempre disponibili e abbiamo già lavorato strettamente con i Paesi membri per vedere come risolvere le crisi» ha aggiunto Ashton, senza fornire dettagli sui risultati dei contatti in corso tra Ue e Nuova Delhi.

Intanto il governo di  New Delhi continua  a fare la voce grossa. Il processo ai due militari italiani accusati per la morte di due pescatori del Kerala “è una questione che riguarda la legge del nostro Paese”. E’ quanto afferma il ministro indiano degli Esteri, Krishna. “Speriamo che i giudici trovino una soluzione a questo problema”, aggiunge il ministro. L’India, sottolinea poi, “gode di ottimi rapporti con l’Italia”.

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