Gelido Fini sul discorso di Berlusconi: “Deludente e senza prospettiva”

ROMA – “È stato un discorso deludente e senza prospettiva”. Così, secondo ambienti parlamentari di Fli, Gianfranco Fini avrebbe definito con i suoi l’intervento di Silvio Berlusconi alla Direzione nazionale del Pdl.

Altrettanto critici i rilievi mossi da Italo Bocchino: «è stato deludente perché non affrontato i problemi del Paese». Patto di legislatura è «una parola da teatrino della politica, non ha offerto nessun contenuto, non ha detto quale dovrebbe essere l’elemento di novità. Non un’apertura, ma una presa d’atto figlia della debolezza».

 Nettamente più positive le considerazioni del finiano moderato Giuseppe Consolo, secondo il quale «Il premier Berlusconi, nel suo intervento alla direzione nazionale del Pdl, ha fatto un’importante apertura, con conseguente nuova fase politica, alle richieste di Futuro e Libertà. A questo punto, mi aspetto che ricominci l’azione riformatrice del governo, e non solo in materia di giustizia. Dalle parole si passi ai fatti».

Secondo l’eurodeputato Luigi De Magistris  «La riforma della giustizia è per Berlusconi un’ossessione paranoica dovuta alla sua necessità di evitare i processi. Berlusconi concepisce la riforma nell’ottica di un imputato, non di un premier: dunque non può essere né innocente né neutra come vorrebbe far credere».

All’azzardata affermazione del premier secondo cui, in realtà, sarebbe anche la mafia a tramare contro di lui, risponde il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro: «Conoscendo il contesto politico-mafioso che Berlusconi ha frequentato, e frequenta tutt’oggi, è credibile quando afferma che qualcuno gli vuole male. Ma sappiamo che in realtà non si tratta di una vendetta per la lotta alla mafia che porta avanti, come lui sostiene, ma di un regolamento di conti tra gruppi di potere diversi».

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