Giovani medici. Vicino a chi protesta in difesa della professionalità

ROMA – Sono vicino ai giovani medici che oggi sono scesi in piazza Montecitorio per difendere la loro professionalità e il loro futuro. Voglio rivolgere un pensiero anche a tutti i medici precari che giorno dopo giorno contribuiscono con il loro sacrificio a mandare avanti i nostri ospedali, nonostante le incertezze dei contratti e le condizioni di lavoro difficili e troppo spesso disagiate.

E’ giusto scendere in piazza per rivendicare diritti sacrosanti e sollecitare le istituzioni affinché si facciano carico di un problema che da troppo tempo affligge giovani e preparati professionisti e, più in generale, l’intero sistema sanitario nazionale. Basta un esempio per comprendere bene in quale situazione operano questi medici: il pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma, fra i più attivi d’Italia con 27mila bambini curati ogni anno, dovrebbe poter contare su 12 medici, oggi sono appena la metà e quasi tutti precari. Se si vuole garantire la sostenibilità della sanità pubblica e la qualità delle cure, queste situazioni devono terminare. Medici e infermieri devono essere messi in grado di poter lavorare con serenità e stabilità: oggi più che mai è fondamentale.

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