La società dei magnaccioni. Settimana dal 17 al 23 settembre

ROMA – “A noi ce piace de magna e bbeve e nun ce piace de lavorà!”. Potrebbe essere questo l’unico commento plausibile alla notizia che ha monopolizzato l’attenzione e la fantasia degli abitanti di Scandalusia per tutta la settimana.

Vale a dire l’ultimo giro di Fango alla Regione Lazio che ha travolto la Giunta Polverini (che comunque, tanto per cambiare, non si è dimessa, oppure no, ci sta pensando…) attraverso le gesta di Franco Fiorito, soprannominato “er Batman”, anche se per sembianze ricorda Superciuk del gruppo TNT, ex capogruppo e tesoriere del Pdl alla regione Lazio, l’uomo che ha svuotato i conti del partito continuando la Saga dei Tesorieri dei Partiti Distratti.
A corredo la stampa pubblica le immagini grottesche di festini postfascisti a tema mitologico (gremiti di rampolli di Roma Nord con relativa analisi demo-etno-antropologica su chi sono, cosa fanno, cosa pensano quando pensano etc.) con ancelle e maiali, in atmosfere da Satyricon. Leggiamo del già citato Batman, ma sarebbe meglio chiamarlo “Winforlife”, che si nutriva di denaro pubblico trasformandolo in cene, allegre trasferte, auto e case lussuose.
Oltre foraggiare a destra e a manca.
Più a destra che a manca…

Pare infatti che il “Sistema Lazio” fosse un segreto di Pulcinella. Che quella cuccagna, tra il 2011 e i primi sette mesi di quest’anno, ha dilapidato 21 milioni di euro di finanziamenti destinati al “rapporto tra elettore ed eletto, al corretto funzionamento dei gruppi” e spesi in ostriche, puttane, viaggetti, libagioni di cartapesta, e “stecche varie”.

– Ma tutto ciò non si chiama associazione a delinquere?
– Suvvia non faccia il solito moralista buonista di sinistra! Perché voi sulla Luna non ce l’avete il Consiglio Regionale?

Interessante il tema svolto da Fiorito intitolato “La mia busta paga”.
Fiorito dettaglia ai pubblici ministeri le voci “legittime”, perché previste dalla legge, della sua busta paga mensile. 8.100 euro di stipendio base, 4.190 di diaria, 3.000 per le
spese del personale, 8 mila per la presidenza del gruppo regionale, 8.000 per la presidenza della Commissione Bilancio. Fanno 31 mila euro. Più di mille al giorno, se si tolgono le domeniche. “Netti?”, chiedono con qualche pudore il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Alberto Pioletti. “Netti”, risponde lui. Che aggiunge: “A questa somma che percepivo individualmente, nella mia veste di capogruppo, si aggiungevano 21 mila euro mensili per il funzionamento del gruppo stesso”.
Una montagna di denaro. Più del presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica messi insieme. “Lo so, mi rendo conto”, abbozza lui e si gratta le ascelle ruttando.

Anche il moralista buonista di sinistra, alla ricerca perenne di casi del genere, rimase afono…

Da segnalare al proposito una riflessione di Gian Antonio Stella:
“Chi la eccita, l’antipolitica? Questa è la domanda che devono porsi quanti portano la responsabilità di avere selezionato una classe dirigente nazionale, regionale e locale che magari è fatta anche di tante persone perbene ma certo trabocca di figuri impresentabili. Figuri troppo spesso selezionati proprio per questo: perché ambiziosi, mediocri, ingordi, disposti a tutto…”.

Continuiamo. Per la serie “Risvegli dal coma” segnaliamo:
“In Regione fatti gravissimi”, l’allarme della Corte dei Conti. Il presidente Giampaolino: “Siamo preoccupati e addolorati”. Polverini. “Chi ha sbagliato paghi un conto salato”
Il cardinale vicario di Roma Vallini: “Abusi intollerabili di denaro pubblico”. Poi fuori onda: “Noi almeno con esenzioni fiscali, IMU non pagata, aiuti dello Stato e 8×1000 siamo più discreti…”.

Per chiudere un omaggio poetico in ricordo dei tanti amministratori di partito caduti nell’adempimento delle loro funzioni:

Ode in laude al tesoriere di partito
Fummo tutti co Lusi
a rimirar quel Belsito Fiorito…

Il governo, tanto per riportarci alla realtà, ha tagliato le stime di crescita del Pil che nel 2012 si attesterà al -2,4% (-1,2% la precedente stima contenuta nel Def) e nel 2013 sarà pari a -0,2% (+0,5%). Non è la sospirata decrescita, è crisi pura… Chi vedrà vivrà…

Il programma. Per far calare il debito, il governo conferma il programma di ruotare il bicchiere mezzo pieno fino a che il liquido contenuto si trasferisca in quello mezzo vuoto.

La vertenza FIAT; il premier si è anche espresso sulla querelle Fiat dopo il piano – rivisto dal Lingotto – di Fabbrica Italia. “Andiamo a produrre in altre parti, oppure lo Stato sostenga il settore auto”. E chi parla di ricatto peste lo colga!
En passant si è ricordato che la Fiat, a partire dal 1977 ha ricevuto 7,6 miliardi dallo Stato, ma a onor del vero ne ha investiti anche 6,2 (miliardi) e ci ha regalato: la 126, 127, 128, la Duna, la Regata, la Multipla, la Punto, il Fiorino, la Uno, la Stilo, la Panda, la Brava, la Bravo, etc etc. (ottimo R.O.I., Return Of Investment non c’è che dire…)

L’incontro con Fiat a Palazzo Chigi è stato «un significativo momento di dialogo», ha detto  il premier “tra sordi“ ha puntualizzato Marchionne.

Caso esemplare di confusione o mentale oppure prove tecniche di distrazione di massa.
Martedì: Camera, bilancio dei partiti, salta la certificazione esterna. Nessun controllo esterno. Non ci sarà alcuna società di certificazione a sorvegliare i bilanci dei gruppi parlamentari alla Camera. (ci mancherebbe) Bocciata dunque la proposta fatta dal numero uno di Montecitorio, Gianfranco Fini. Più trasparenza – è il principio invocato – ma senza che alcun organismo esterno possa intervenire sui conti delle forze politiche.

Il giorno dopo: Camera, verifica esterna bilanci, ok unanime da gruppi parlamentari.
Alla Camera torna “il principio della verifica dei bilanci dei gruppi parlamentari da parte di una società esterna”. Lo ha stabilito la giunta per il Regolamento di Montecitorio. Nel corso della riunione, a quanto si è appreso si è deciso all’unanimità di approvare il testo dei relatori Gianclaudio Bressa (Pd) e Antonio Leone (Pdl), e integrarlo con il principio della verifica dei bilanci dei gruppi tramite una società esterna.

(forse si sono accorti che essendo “società esterna” è più governabile? no comment)

Riprende la “Legge elettorale” Sitcom di autunno.
Prossime puntate: da martedì inizia al Senato, ma i partiti vanno in ordine sparso, i capigruppo di Palazzo Madama hanno messo in calendario la riforma del voto. La Commissione Affari costituzionali avrà due settimane di tempo, ma sul tavolo non c’è ancora alcuna intesa. Il Pd: “Finalmente sapremo cosa vuole il Pdl”. Il Pdl “Finalmente sapremo cosa vuole il Pd”.
Esiste un calendario, ma manca uno straccio di testo comune su cui lavorare. Le forze politiche che compongono la maggioranza continuano infatti a rimpallarsi la responsabilità dell’impasse, senza riuscire a trovare un punto di incontro tra le diverse rivendicazioni e saranno costrette a lavorare su un ventaglio di proposte diverse. Non esclusa l’accorpamento “elezioni-superenalotto”.

Politica estera:
Romney, che fa di tutto per perdere le elezioni, tira fuori la gaffe che può affossarlo
“Metà degli americani si credono vittime”.
Il candidato repubblicano dice ciò che pensa davvero e cioè che metà degli americani “credono di essere delle vittime” e “dipendono dal governo per sopravvivere”. Tanto vale dunque non curarsi di questo 47 per cento degli elettori che “pensano di aver diritto all’assistenza sanitaria, al cibo, alla casa” e che naturalmente sono destinati a votare per Barack Obama.
Ma dov’è lo scandalo? Cosa avrebbe dovuto dire un rozzo miliardario neoliberista che vede nello stato e nel welfare il sommo male? (quando le stesse cose le dice la BCE e il FMI in maniera più chic nessuno grida allo scandalo, anzi…).
Comunque il giorno dopo a sottolineare la cazzata detta: “E ora Romney cerca di rimediare
“Mi rivolgo al 100% degli americani”… (Uao!)

Dopo il film ’The Innocence of Muslims” continua il clima di dialogo e di comprensione reciproca tra tifosi monoteisti:
– Al Qaeda nel Maghreb Islamico ha invitato i musulmani che vivono in Algeria, Tunisia, Marocco e Mauritania, a «uccidere gli ambasciatori e i rappresentanti Usa o a cacciarli via, purificando la terra dalle loro oscenità per vendicare»
– Ragazza kamikaze fa strage a Kabul, aveva una carica di 200 kg di esplosivo nell’auto con cui si è schiantata contro il furgone su cui si trovavano le vittime.
–  Tensioni per vignette su Maometto
Parigi chiude le ambasciate in 20 Paesi.
– Per timore di rappresaglie dopo la pubblicazione sulla rivista Charlie Hebdo di strisce sul profeta il governo ferma le attività nelle scuole e nelle sedi diplomatiche.
– Ayrault: “Libertà di caricatura. Chi si sente offeso si rivolga ai tribunali”.
– La Lega araba: “Queste cose devono finire”.
– Osservatore Romano: “Benzina sul fuoco”. “Se volete vi diciamo noi come si fanno i roghi…”.

Per chi crede ancora che non esistano inferenze dello Stato Pontificio sulla politica italiana:
Papa (capo di stato estero): “Su difesa vita e matrimonio, i partiti cattolici (italiani) non devono cedere”.
Difendere e promuovere il matrimonio, la famiglia e la vita come impegno centrale per i partiti cattolici. Il nuovo appello di Benedetto XVI giunge nel corso dell’udienza all’Internazionale democratico-cristiana. “Un autentico progresso della società umana”, dice il Papa, “non potrà prescindere da politiche di tutela e promozione del matrimonio e della comunità che ne deriva, politiche che spetterà non solo agli Stati ma alla stessa Comunità internazionale adottare” “è inoltre allo studio l’ipotesi di confutare definitivamente la teoria “eliocentrista” poiché responsabile di deprecabili tempeste ormonali”.

Un gradito ritorno:
Un tesoretto a Santo Domingo indagata la moglie di Dell’Utri.
La procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati Miranda Ratti, moglie del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri: la donna deve rispondere di riciclaggio aggravato, per avere trasferito a Santo Domingo, secondo l’accusa, oltre 14 milioni provenienti dal pagamento della villa di Torno, sul lago di Como, venduta dal marito a Silvio Berlusconi. Dietro questo affare, secondo il pool coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia, c’era un’estorsione messa in atto da Dell’Utri, che nell’arco di 10 anni si sarebbe fatto consegnare dal Cavaliere circa 40 milioni.

Succede nella Terra di Batman: “Oltre 200mila pensionati dovranno restituire la quattordicesima” indebitamente percepita nel 2009. Tanti sono gli errori riscontrati nelle autodichiarazioni presentate in quel periodo. A confermare le indiscrezioni dei giorni scorsi è stato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua (1 milione e 200mila euro circa di compensi all’anno) che ha cercato una soluzione distensiva. «L’Inps obbedisce alle leggi dello Stato ma può fare in modo da recuperare le quattordicesime nel modo più indolore possibile». Per indolore, il presidente Mastrapaqua non intende cancellazioni, ma la dilazione degli importi. «Lo faremo in 24 mesi, anziché 12, per consentire a tutti di avere una trattenuta bassa evitando un impatto negativo». Sono circa 300 euro diviso 24, quindi 12 euro al mese. «Suvvia! – ha proseguito calmo – cosa sono 12 euro al mese… brutti vecchiacci catarrosi e ladri volevate fregarci! Ma noi presidieremo le Poste, le Bocciofile e i Centri Anziani… siete circondati, venite fuori con le mani alzate!”

 


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