A chi prodest? Settimana dal 3 al 9 dicembre

ROMA – In patologia, un tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») è, «una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo».

In democrazia si chiama fascismo e nella sua versione benigna “populismo”.

In Italia revival.

In attesa della imminente fine del mondo, tutta la settimana è stata infatti monopolizzata dall’eterno ritorno (ma in realtà era sempre stato lì) o meglio, per rimanere in tema, del riacutizzarsi di un certo male oscuro (della democrazia), attraverso slavine di commenti che sono andati, dai gridolini di piacere della corte, insieme a improbabili dichiarazioni di pretesa responsabilità politica (?) affidati al famiglio di turno, fino alle urla indignate dell’opposizione (ma chi era contro chi?) che hanno stigmatizzato con una gamma di aggettivi poco lusinghieri, il comportamento del nostro conducător tascabile.
Per non parlare poi della platea estera che, superato il divertimento e lo stupore, inizia a pensare che siamo davvero un paese senza rimedio. (la neuro-zona)

Ma come, dissero gli ingenui, era stato allontanato fuori dalla classe in maniera educata per i disastri commessi ed eccolo di nuovo con la faccia di cera, i capelli disegnati con il pennarello e un inquietante camicia nera a dirci (proprio lui!) che “Il Paese è allo stremo” e che è arrivato il momento di tornare?

Ma come sempre in Italia, quando si parla di politica, qualcosa non torna.
E questa volta osservando i ritmi della crisi si va ben oltre un semplice presentimento.
La commedia “all’italiana” delle parti ci ha infatti da tempo insegnato “cui prodest scelus, is fecit”, cioè “colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l’ha compiuto”.

Infatti dopo quasi un anno il governo tecnico, insediatosi senza voto, si dimette senza essere stato sfiduciato nel voto. Sembra che l’accelerazione imposta da Berlusconi (che prende a pretesto una frase –di semplice buon senso- del ministro Passera, per rovesciare il tavolino) sia stata prontamente (con grande responsabilità dissero tutti o quasi) accettata da Monti.

Il primo risultato tangibile è che non verrà cambiata la legge elettorale. E al di la dei proclami è la cosa che sta più a cuore a tutti. Il Pdl voterà comunque la legge di stabilità e il decreto Ilva (sempre con grande responsabilità dissero i più).
Di seguito. Berlusconi si rilancia con il partito ridotto alle sole ballerine e a un solo nano (indovinate chi è) e con notevole faccia da culo, ma questa è una sua dote innata, nell’agone politico. Bisognerebbe sapere a chi e che cosa ha stavolta promesso oppure a chi o a cosa potrà essere funzionale.
Anche Monti si candida a premier. E questo sembra dare una spallata alla candidatura “vincente” di Bersani, che dopo le primarie sembrava cosa fatta. Nel frattempo la grande finanza, amica di Monti, inizia il fuoco di fila sull’Italia facendo risalire lo spread (per timore di un ritorno dell’inaffidabile Silvio dissero i più di prima) e ingigantendo il debito. Come dire se non sceglierete “di nuovo” il professore come salvatore della patria, sono casi vostri.
Sarebbe poi interessante immaginare come l’accelerazione peserà sugli equilibri interni del Pd, della sinistra in genere –fino alle spore nate dalle ultime scissioni- e sul movimento di Grillo (operazione smorzare gli outsider?).
Nel frattempo sul tavolo rimangono: la caduta di Pil e occupazione, tassazione senza precedenti, la distruzione dei diritti e del welfare, la firma senza condizioni di trattati capestro europei.

La sintesi più genuina viene (da fuori) da Gavin Hewitt, giornalista della Bbc.
“Prima o poi la politica, con il tutto il suo carico di confusione e incertezza, era destinata a tornare protagonista in Italia. Sembra che adesso le elezioni si terranno a febbraio, dopo che l’8 dicembre il premier Mario Monti ha annunciato le sue dimissioni una volta approvata la legge di stabilità.
Una decisione presa dopo che il Popolo della libertà di Silvio Berlusconi ha tolto il suo appoggio al governo. Ora il grande gioco italiano può ricominciare: bluff, giochi di potere e cambiamenti nelle alleanze sono pronti a tornare…”.

Comunque nella commedia delle parti “all’italiana” segnaliamo degli autentici pezzi di comicità involontaria:

Berlusconi: “In molti mi chiedono di ricandidarmi” “Il Paese è sull’orlo del baratro”.
“Sono assediato dalle richieste dei miei perché annunci al più presto la mia ridiscesa in campo. La situazione oggi è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo”. “Non lo posso consentire ” “L’economia è allo stremo – continua Berlusconi – un milione di disoccupati in più, il debito che aumenta, il potere d’acquisto che crolla, la pressione fiscale a livelli insopportabili. Le famiglie italiane angosciate perché non riescono a pagare l’Imu. Le imprese che chiudono, l’edilizia crollata, il mercato dell’auto distrutto. Non posso consentire che il mio Paese precipiti in una spirale recessiva senza fine. Non è più possibile andare avanti così. Sono queste le dolorose constatazioni che determineranno le scelte che tutti insieme assumeremo nei prossimi giorni”.
Bene bravo!
Grazie!

(il mistero è come faccia a rimanere serio davanti ai microfoni quando spara queste cazzate).

Registriamo che durante le dichiarazioni di voto hanno preso la parola vari esponenti del Pdl per esprimere dissenso contro il ministro Corrado Passera che ha attaccato Silvio Berlusconi.

Carlo Giovanardi parla di “giudizio pesantemente negativo che il ministro ha dato dell’esperienza del governo Berlusconi di cui io ho fatto parte anche se non lo sapevo”. Antonio Battaglia aggiunge: “non è possibile che Passera sfiduci il capo del mio partito, che è il primo partito in questo Parlamento. Con quello che ha sborsato per averlo…”. Paolo Scarpa Bonazza Buora (ma esiste davvero uno che si chiama così?) sottolinea che “al ministro del non sviluppo il Pdl ha consentito di fare il ministro per 12 mesi e non è più tollerabile che i ministri insultino chi consente a loro di governare”.
Altero Sclerosi Matteoli, che ha chiesto le dimissioni del ministro. “Con le sue dichiarazioni contro il leader del maggior partito che gli consente di fare il ministro, Passera ha gettato la maschera dopo innumerevoli tergiversamenti in nome di una sua presunta terzietà. Si candidi con chi vuole, ma abbia il buon senso di dimettersi”, dice il senatore del Pdl. E attacca il governo tecnico, accusandolo di aver fatto peggiorare la situazione economica e sociale del Paese, “a dimostrazione che questa esperienza è stata fallimentare”.

Cosa aveva detto il Sub Comandante Passera di così scandaloso? Vediamo:
“Tutto ciò che può solo fare immaginare al resto del mondo, ai nostri partner, che si torna indietro, non è un bene per l’Italia. Dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti”.

Nemesi vuole che a sfiduciare Berlusconi sia uno che si chiami Passera…

Monti intanto fa il saggio e scopre l’acqua tiepida: “Il fenomeno del populismo esiste in molti Paesi e anche in Italia: è un fenomeno molto diffuso con la tendenza a non vedere la complessità dei problemi o forse a vederla, ma a nasconderla ai cittadini elettori. Purtroppo questa scorciatoia verso la ricerca del consenso, anche attraverso la presentazioni di promesse illusorie, è un fenomeno che sta caratterizzando la vita politica”.
Poi, alle domande sulla situazione politica italiana, aveva risposto: “Non sono preoccupato, mi sembra una situazione gestibile nella normalità della vita democratica di un Paese” ma subito dopo diventa paonazzo, inizia a lagrimare per la rabbia e accenna a un’imprecazione espressa in algoritmi.

Schulz (non quello di Linus): “Berlusconi minaccia stabilità Italia e Ue”
”Berlusconi è il contrario della stabilità” e il suo ritorno può essere una minaccia per l’Italia e per l’Europa ”che hanno bisogno di stabilità”. “Tanti dei problemi dell’Italia sono il risultato dei 10 anni in cui Berlusconi è stato primo ministro”. Il ritorno del Cavaliere è ”un gioco politico, molto legato ai suoi interessi particolari” che mette ”in secondo piano” quelli del Paese. (Ma va!?)

Dopo la causa l’effetto.
Spread risale. Piazza Affari maglia nera.
Nel frattempo i Paesi dell’euro sono ufficialmente in recessione e l’Italia rischia di più con la crisi di governo.

Se il paese di sopra ci regala spettacoli così poco edificanti perché quello di sotto dovrebbe cessare di essere quello che è?
Nuovo terrificante agguato a Scampia. In pieno giorno. Addirittura all’interno di una scuola materna. Nulla sembra poter fermare l’odio camorrista della faida che si rinnova giorno per giorno.
L’agguato è scattato in via Fratelli Cervi, nel cortile di una scuola materna del quinto circolo scolastico. L’uomo è stato inseguito dai sicari fin dentro il cortile dell’istituto, a pochi metri dall’ingresso principale.

Chiudiamo con un gioco di arguzia e abilità.
Come calcolare il conguaglio Imu 2012?
Prima di tutto denudatevi, indossate degli occhiali 3D e dotatevi del calcolatore solare detto Nostradatus. Questo strumento permetterà di calcolare il valore della nuova imposta sugli immobili a partire dalla rendita catastale dell’abitazione sommata a quella di eventuali case che avreste sempre voluto possedere. Per questo consigliamo di non avere più di tre desideri alla volta, altrimenti li pagherete cari. La rendita (da non confondere con il valore catastale) oppure il catasto (da non confondere con il valore reddituale) possono essere ricavati dall’atto di compravendita, dalla dichiarazione dei redditi, oppure, se evasore totale, ricercati sul sito della Walt Disney, inserendo il proprio codice fiscale e gli estremi catastali dell’immobile realizzato in marzapane. Nota bene: L’aliquota può cambiare da comune a comune e di ora in ora.. Vi piacerebbe conoscere l’aliquota applicata al vostro immobile al primo colpo eh?
Inserire la rendita catastale senza decimali, e con coraggio. Arrotondatela all’unità più vicina e lasciatevi andare.
(ad esempio, in caso di rendita di 642,30 euro, scrivere 642, in caso di rendita di 548,71 euro, scrivere 549, in caso di casa terremotata completare nel dialetto di vostra competenza la parola “vaffa…”.
Poi inserisci la rendita catastale dell’immobile, inserisci il numero dei figli del vicino.
L’ Aliquota sulla prima casa facciamo il 4 per mille.
L’ Aliquota sulla seconda casa diciamo il 7.6 per mille.
Quanto avresti dovuto pagato se fossi nato in un paese normale.
Quanto avresti dovuto pagare se fossi stato un bene ecclesiastico (0 euro, non modificabile)
I comuni possono naturalmente modificare l’aliquota fino allo 0,3% in più o in meno, ma se gli state sulle palle possono arrivare anche al 32%.
Per i fabbricati di categoria catastale A (esclusa la categoria A/10) e categoria C/2, C/6 e C/7, il cui valore ai fini Imu è calcolato moltiplicando la rendita per 160.
Per le altre categorie catastali si applicano i seguenti moltiplicatori:
B, C/3, C/4, C/5: moltiplicatore 140×3,14 se abitate in un comune che vota a sinistra.
A/10: moltiplicatore 80×27 se la vostra casa è frequentata abitualmente da vostro cognato
C/1: moltiplicatore 55 se siete povero.
D: moltiplicatore 60. Hai vinto il bonus.
E: moltiplicatore 655. Torna alla casella 1. Ci dispiace sei stato sfortunato dovrai pagare l’Imu della casa al Colosseo di Claudio Scaiola!

Condividi sui social

Articoli correlati