ROMA – “Mai più lasceremo sole le persone di pace come Vittorio”. L’urlo di Vauro riscuote l’applauso di Piazza Navona al termine del corteo di solidarietà con la Fredom Flottilla, ieri a Roma. La flotta pacifista internazionale a giugno tenterà nuovamente di rompere l’embargo israeliano per portare aiuti alla popolazione di Gaza.
Piazza dell’Esquilino è diventata “Largo Vittorio Arrigoni – Internazionalista”: gli organizzatori hanno voluto apporre una targa per ricordare l’attivista ucciso un mese fa nella striscia, ad opera, questa per ora la versione ufficiale, di un gruppo salafita.
Accanto alle bandiere della Palestina e della Freedom Flottilla (quella di Hamas per la signora Santanché) anche tante bandiere egiziane e tunisine, a testimoniare la vicinanza della “primavera nordafricana” con la causa palestinese.
Una manifestazione idealmente vicina al Corum, il “Convoglio restiamo umani” che giovedì 12 è riuscito ad entrare a Gaza, passando dal valico di Rafah, al confine con l’Egitto. Composto da oltre 70 attivisti internazionali, è stato accolto festosamente ed è ora impegnato in una serie di incontri per conoscere, testimoniare, creare relazioni e attivare contatti con la società civile.
In Palestina oggi si celebra la Nakba, la “catastrofe” in arabo, l’esodo forzato di oltre mezzo milione di arabi palestinesi, cominciato il 15 maggio 1948 durante il conflitto arabo-israeliano.