In Italia è bici boom: al nord il maggiore incremento

Con Bicicliamo una settimana di iniziative e diecimila persone su due ruote per promuovere l’uso della bici. Legambiente lancia le 10 regole per il perfetto bike sharing e fa il punto sulla Fase 2 di BikeMi. Al via le nuove convenzioni Legambiente per i ciclisti

ROMA – In Italia è bici boom soprattutto al nord: l’uso delle due ruote nei giorni feriali è più che triplicato negli ultimi 10 anni. Ma nelle grandi città, l’automobile vince ancora sulla bici. È quanto emerge dal sondaggio Legambiente e IRP Marketing. Presentato oggi in anteprima il decalogo europeo su come organizzare un servizio efficiente di bike sharing, decalogo tratto dal primo manuale europeo sul bike sharing che i partner del progetto OBIS (Optimising Bike Sharing in European Cities) hanno elaborato dopo quasi tre anni di lavoro. E’ stato anche fatto il punto sullo stato di attuazione della fase 2 del servizio di biciclette pubbliche milanese e sono state presentate le nuove convenzioni di Legambiente per i ciclisti. E intanto parte Bicicliamo, con migliaia di persone in tutta Italia per promuovere le due ruote.

“Il Bike Sharing è uno dei pochi punti di forza della mobilità sostenibile meneghina – ha detto Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente –, ma siamo ancora a metà strada: Legambiente, che collabora ad una ricerca europea sul tema, da un voto positivo su quanto è stato avviato in centro e sul livello qualitativo del servizio, ma BikeMI risulta ancora sottodimensionato e monco nel confronto internazionale e se teniamo in considerazione le aspettative e le richieste dei cittadini.”

“C’e’ stata una piccola ‘veloruzione’ che ha fatto perdere alla bici quella connotazione di mezzo di trasporto povero e anche un po’ sfigato che si portava addosso” – ha detto Alberto Fiorillo, portavoce nazionale di Legambiente – “Oggi, forse, l’automobile è ancora uno status symbol, ma la bici è diventata sicuramente un motus-symbol”.

In tutta Italia, nel 2001 i cittadini che sceglievano la bicicletta come mezzo di trasporto urbano erano appena il 2,9% della popolazione adulta (dati censimento Istat 2001). Oggi la percentuale di utenti della strada a pedali è schizzata all’insù, arrivando al 9%. Si tratta di un record per il nostro Paese (in numeri assoluti sono circa 5 milioni di persone).

La ricerca mostra che il 75% degli intervistati utilizza la bici solo in rare occasioni oppure mai. Solo l’1% degli utilizzatori abituali risiede nel Mezzogiorno o nelle Isole, mentre al centro la percentuale di frequent biker è prossima allo zero, mentre sale di molto (è il 23%) quella degli occasionali. I ciclisti italiani si dividono in uguale percentuale tra giovani, adulti e anziani che salgono in sella. Ma tra i ciclisti urbani si trovano indubbiamente più uomini che donne. I frequent biker, gli utilizzatori abituali della bicicletta, sono il 9% della popolazione italiana. Circa una persona su dieci ha infatti risposto che, nei giorni feriali, utilizza la bicicletta per gli spostamenti almeno 3 o 4 volte a settimana. Inoltre, il 14% di italiani dichiara di prendere la bici per i propri spostamenti anche se solo occasionalmente (una o due volte a settimana). Un quarto della popolazione italiana considera quindi la bicicletta un mezzo di trasporto a tutti gli effetti e (a piccole dosi o in gradi quantità) ogni settimana la preferisce ad altre modalità di spostamento.

Il desiderio di una vita meno sedentaria è la motivazione principale nella scelta della bici per la maggioranza degli intervistati (il 35%). Stessa percentuale si aggiudica sia il risparmio economico (per il 17% è un mezzo di trasporto che costa poco) che il risparmio temporale (per il 16% la bici consente di evitare il traffico e le code). Il 25% considera la bici come un mezzo piacevole per trascorrere il tempo libero (25%). Purtroppo ha ancora una rilevanza solo marginale (5%) il contributo dato dall’uso delle due ruote alla diminuzione dell’inquinamento.

Tra gli “ostacoli” alla scelta della bici come primo mezzo di locomozione c’è al primo posto la sicurezza: il 43% vuole più itinerari protetti e il 42% sollecita comunque una riduzione del traffico veicolare e una viabilità meno pericolosa per chi si sposta sulle due ruote. Il 25% pedalerebbe se avesse meno chilometri da percorrere e il 19% reclama un maggior numero di cicloparcheggi a prova di furto per contrastare i ladri di biciclette. Anche la possibilità di poter salire con la bici su treni e bus (13%) e l’opportunità di poter respirare un’aria meno carica di smog (11%) sono tra le richieste degli intervistati.

La percentuale di cittadini che non userebbero la bici neanche se ci fossero le condizioni più favorevoli (il 23%) è analoga a quella (il 24%) di chi già oggi la usa come mezzo di trasporto. Tra i due schieramenti c’è comunque una buona metà di italiani che aspettano solo un segno concreto dalle amministrazioni locali e dal Paese (infrastrutture, più sicurezza, meno traffico, meno smog, una riduzione della velocità delle auto e un’estensione dei percorsi a misura di bici) per scendere dalla macchina e iniziare a pedalare.

Nei prossimi giorni parte inoltre Bicicliamo: più di 10.000 persone in tutta Italia saliranno sulle due ruote per promuovere l’uso della bicicletta. Bicicliamo nasce anche per raccogliere le esperienze, le iniziative (passate e future), gli spunti da parte dei regionali, circoli e centri di educazione ambientale di Legambiente e da altre realtà associative che trattano il tema del fantastico mondo delle biciclette. Tra le principali iniziative che si volgeranno in occasione di Bicicliamo c’è la terza Magnalonga a Roma, “Il Magnamondo Il mondo a portata di bici (21 Maggio 2011)” La Magnalonga è un’iniziativa che vede gruppi di persone passeggiare, per boschi o per paesi, alla scoperta delle bellezze e delle prelibatezze gastronomiche dei luoghi visitati.

Grazie alla collaborazione con associazioni, ambasciate, organizzazioni ed enti che fanno riferimento ad altri paesi o che lavorano, attivamente, con i cosiddetti “stranieri”, stiamo creando un progetto condiviso che, pur mantenendo le caratteristiche legate all’intrattenimento, al cibo e alla sostenibilità, guarda oltre, puntando a gettare le basi per una più stretta cooperazione con quanti, spesso, per ragioni culturali o linguistiche, sono costretti all’esclusione. L’edizione romana di quest’anno vede i contributi di Ambasciata del Marocco, Ente del Turismo del Marocco, Roma Capitale Assessorato alle politiche culturali e centro storico, UniCoop Tirreno, TinaDue Scuola di Italiano per Stranieri, BioGrì!

Un’importante iniziativa è la traversata su due ruote dall’Austria all’Adriatico, da Tarvisio a Lignano Sabbiadoro, (21-22 maggio): per la prima volta su un percorso disegnato da Legambiente per congiungere il confine austriaco con il mare Adriatico ci saranno ciclisti italiani e austriaci insieme. L’iniziativa vede anche la collaborazione dell’Albergo Diffuso di Lauco in Friuli. Ricordiamo anche: “Puglia amica della bici” (21 Maggio 2011 – 18 Giugno 2011) che vuole  promuovere il cicloturismo nella Regione tramite la realizzazione di cinque percorsi ciclabili (Otranto, Bari, Ostuni, Margherita di Savoia, Ischitella-Varano) e  valorizzare gli aspetti gastronomici e culturali del territorio pugliese. “Bici pace, una contaminazione di pace…. in bici!” (29 maggio 2011) manifestazione in bicicletta nel Parco del Ticino che da 29 anni fa scivolare le proprie ruote sulle strade per  rivendicare più spazio per la mobilità lenta, più spazio per le bici, più spazio per le piste ciclabili, più spazio per i percorsi sicuri.

Il “Bike pride” a Torino (5 giugno 2011) un grande corteo a carattere ambientalista a sostegno della mobilità ciclabile e sostenibile. E’ una parata di biciclette, un’invasione festosa e pacifica di mezzi ecologici di ogni tipo nel cuore di Torino. Ci sono poi 10 proposte di volontariato ambientale a portata di bici: i campi di volontariato nazionali ed internazionali “Bicicliamo” utilizzano come mezzo di trasporto la bicicletta, lavorano per il miglioramento della ciclabilità della zona, studiano nuovi percorsi ciclabili (in allegato la scheda con tutte le iniziative di Bicicliamo nel dettaglio).

Per quanto riguarda il Bike Sharing, si sta invece concludendo il progetto europeo OBIS (www.obisproject.com). Il 21 giugno prossimo si terrà a Praga la conferenza finale in cui sarà ufficialmente presentato il primo manuale europeo sul bike sharing. La versione italiana del manuale sarà inviata a tutte le amministrazioni comunali da Legambiente e Ecoistituto Alto Adige, i partner italiani di questo importante progetto. Il manuale conterrà le indicazioni sui 51 differenti servizi di bike sharing studiati nel dettaglio in Europa, i loro costi di gestione e le loro principali caratteristiche. Il manuale conterrà anche le informazioni tecniche e gestionali utili alle amministrazioni che intendono fare partire il bike sharing o migliorare un servizio già offerto ai cittadini. Un dato interessante tra i tanti emersi durante il lavoro di OBIS: in media in Europa i servizi di bike sharing presenti nelle città con popolazione superiore ai 500mila abitanti offrono 15,6 biciclette ogni 10.000 abitanti. Ciò significa che, per essere al pari degli altri, a Milano BikeMI dovrebbe avere almeno 2.060 biciclette (oggi sono 1.480) e a Roma dovrebbero essere 4.404 (oggi sono 365).

In occasione del mini tour di questa mattina sulle nuove piste ciclabili di Milano, dalla stazione BikeMI di P.zza Duca d’Aosta fino alla zona di Porta Venezia – organizzato in collaborazione con Clear Channel (gestore del servizio BikeMI) e The Bicycle Shop (www.dahon.it) – Legambiente ha inoltre lanciato le nuove convenzioni dedicate ai soci amanti delle due ruote, che si aggiungono alle agevolazioni ad oggi disponibili per coloro che hanno scelto di viaggiare in modo sostenibile: tutti i soci potranno sottoscrivere l’abbonamento annuale a BikeMI a 28€ invece che 36€ e potranno usufruire di prezzi agevolati presso The Bicycle Shop. Le convenzioni per muoversi in modo sostenibile sono su www.centralemobilita.it

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