EBook, croce e delizia

ROMA – Il mercato degli eBook è in costante espansione, nell’ultimo anno, infatti, sono stati messi in commercio circa 8 mila titoli, con un incremento del 25%. Un indubbio successo dovuto soprattutto alle nuove tecnologie che permettono di leggere i romanzi, racconti, poesie non solo sul computer tradizionale ma anche su iPod, iPad ecc. Il fenomeno è in costante aumento e i mezzi sono in continuo vorticoso aggiornamento, come si è potuto vedere al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Le domande che si pongono gli utenti e gli addetti ai lavori sono molteplici, inoltre questa ennesima rivoluzione tecnologica sta influenzando anche la società nelle sue infinite sfaccettature.
Ad esempio se i libri non verranno più stampati non verrà più prodotta la carta, e quindi si salveranno intere foreste, e quindi dal punto di vista della compatibilità  ecologica andrebbe benissimo … ma se ognuno si stamperà il suo libro con la sua stampante, il consumo della carta invece di diminuire aumenterà, anche perché, di solito, con la stampante stampiano da un lato solo del foglio. Inoltre in media un libro viene letto almeno da due persone, mentre i fogli A4 stampati col fai da te e non rilegati dopo un po’ vengono gettate.

Certo possiamo pensare che il libro verrà letto solo sul video, ma non è detto. Inoltre se dovessero chiudere cartiere e tipografie milioni di individui rimarrebbero senza lavoro … certo alcuni di loro verrebbero assorbiti nella costruzione di nuove tecnologie, ma sappiamo benissimo che la riconversione di materie prime in carta, inchiostri, macchine da stampa e da legatoria, e in tutto ciò che serve per fare un libro, impiega almeno dieci volte più manodopera che le nuove tecnologie.
Il problema sarebbe facilmente risolvibile se gli esseri umani avessero raggiunto quell’umanità alla quale non sono certamente giunti: un’umanità, esente da bramosia, che consentisse una auspicabile, pacifica, e ordinata, divisione della ricchezza.

Come possiamo vedere queste e altre nuove tecnologie creano enormi squilibri dal punto di vista sociale, ed è assolutamente necessario avere una decifrazione olistica della realtà e dei movimenti che accadono in essa. Certo è che la ricerca sociale ed umana su queste rivoluzioni non va certamente al passo con la tecnologia che prosegue, – giustamente? -, il suo inarrestabile percorso. Una visione parziale porta solo a facili entusiasmi dettati spesso da convenienze economiche dei cittadini più ricchi, che incanalano il pensiero dei cittadini più poveri, a proprio uso e consumo.
Detto questo non si può certo demonizzare l’eBook, anche noi di Dazebao News abbiamo aperto una finestra a questo nuovo mezzo di comunicazione. Come un coltello l’eBook è un mezzo: il coltello può servire per preparare una cenetta intima per la fidanzata … o può diventare un’arma per ucciderla. E così ogni mezzo materiale, dall’automobile al medicinale. Bisogna vedere come l’oggetto viene usato e quali sono le intenzionalità consce e inconsce di chi ne fa uso. Potrebbe sembrare un discorso ovvio e banale, se non fosse per i titoli che campeggiano a volte sui media, i quali parlano di televisioni e computer che uccidono la mente e cretinate del genere.

Se guardiamo poi il fenomeno eBook dal punto di vista culturale, si aprono molteplici scenari. Molte case editrici tradizionali si stanno muovendo in questo campo, inserendo già al fianco delle pubblicazioni tradizionali titoli eBook. Altre, forse più sagge, forse troppo paurose, snobbano queste nuove forme di pubblicazione.
Ci sono anche delle sorprendenti iniziative come quella Poste Italiane che ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’editoria. Poste Italiane, in collaborazione con l’editore ‘80144edizioni’ ha lanciato proprio da questa settimana ‘Lineagialla’, una collana di racconti brevi in formato super tascabile in cui si sono cimentati alcuni autori emergenti italiani. Ma c’è di più : questi racconti, che sono disponibili gratuitamente, si possono scaricare anche dal sito dedicato, in formato PDF.

Per capire meglio il fenomeno non sarebbe male rileggersi il saggio di Walter Benjamin, ‘L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica’, nel quale veniva indagata la questione delle nuove tecniche di riproduzione meccanica, quali il cinema , il fonografo, la fotografia, sorte nei primi del Novecento, le quali, in qualche modo, invalidavano la concezione tradizionale di ‘autenticità’ dell’opera d’arte.
Detto questo sulle varie reazioni degli editori al proliferare di nuove tecnologie che mutano gli scenari commerciali, andiamo a vedere quali potrebbero essere le risposte del pubblico all’eBook.
Finora la risposta è stata abbastanza buona, non si sa se per la compulsione consumistica che le novità esasperano, o se in effetti il libro elettronico sia appetibile, soprattutto nelle fasce dei molto giovani. Il pensiero, che potrebbe essere smentito entro breve tempo, è: probabilmente si continueranno a produrre, in minore quantità, libri tradizionali, e il mercato si differenzierà tra chi continuerà a leggere su carta stampata e chi invece sceglierà l’eBook.

L’altro scenario possibile, ma poco probabile visto l’amore che il Lettore ha per la materia del libro, fruscio, profumo della carta ecc, è quello che vedrebbe il libro elettronico soppiantare completamente o quasi il libro tradizionale. Comunque vadano le cose moltissimi lettori continueranno a vagare tra i libri delle librerie, ad adorare odore e consistenza della carta India, a scrivere i propri pensieri, che scaturiscono nel rapporto personale con l’autore libro, nelle glosse a lato della pagina.
D’altronde anche gli autori scelgono i propri mezzi per scrivere un libro: ci sono scrittori, anche di una certa età, come Saramago, che scrivevano esclusivamente solo con il computer, e altri, anche molto giovani, che preferiscono usare la penna stilografica sporcandosi, con mucho gusto, le mani di inchiostro.

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