Venezia. 120 mila persone seguono i fuochi del Redentore

VENEZIA  – Venezia ha celebrato con un’esibizione pirotecnica tricolore il 150/o dell’Unità d’Italia.

I Fuochi del Redentore sono andati in scena principalmente in bianco, rosso e verde, davanti – secondo le stime ufficiali – a 120 mila persone appositamente giunte nel centro storico della città lagunare. Uno spettacolo che non ha risparmiato anche piogge d’oro e arcobaleni, più rispettoso dell’acustica, a protezione dell’ambiente e del patrimonio architettonico veneziano, rispetto ai Redentori più roboanti degli anni scorsi.

 

Ordinate, e spostate verso il canale della Giudecca, le schiere delle circa 5 mila imbarcazioni (stima della Polizia municipale) convenute in Bacino San Marco: quest’anno sono state suddivise in barche tradizionali, addobbate con frasche e lanterne, e ‘lancionì turistici. Mentre Venezia celebrava in tricolore il 150/o dell’Unità, dal ferry-boat della Lega Umberto Bossi parlava di «Venezia capitale della Padania assieme a Milano, viva Venezia libera». Per il Redentore si è brindato in tanti palazzi veneziani, dalla terrazza di Cà Giustinian, sede della Biennale, a palazzo Ducale, nel cui cortile si è svolta la cena ufficiale organizzata da Venezia marketing & eventi, fino all’incontro con cena tradizionale ad ormeggio libero nell’isola della Certosa. Molte le iniziative benefiche: tra queste la più consolidata è il Redentore di Arco Acuto, giunto alla XIX edizione, per sovvenzionare in Brasile la Colonia Venezia che offre ospitalità ed aiuto a ragazze e ragazzi di strada.

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