Sfratti, raddoppiati in 10 anni i casi di morosità

ROMA –  In dieci anni, gli sfratti per morosità in Italia sono più che raddoppiati, passando dai 26.397 nel 2001 ai 56.147 nel 2010 (+108,4%). Un dato drammatico che la dice lunga sulla condizione economica in cui versano le famiglie italiane.

Il dato arriva  dall’associazione degli artigiani di Mestre, la quale sottolinea  come il fenomeno sia ancora più grave se si considera che gli affitti sono diminuiti del 2,9%. Se fino a qualche anno fa le famiglie più interessate dagli sfratti erano quelle guidate da dipendenti e pensionati, spiegano alla Cgia, oggi sono coinvolte anche quelle di immigrati, quelle con a capo un artigiano o un piccolo commerciante, o quelle di giovani titolari di partita Iva che con la crisi sono caduti nella “marginalità”. Insomma una situazione devastante che mette in evidenza una crisi sulla crisi. Non v’è dubbio che anche il mercato degli affitti,  nelle mani di speculatori senza scrupoli necessita di ferree regole, a partire dai prezzi spesso troppo eccessivi e fuori controllo e dalla  evasione fiscale che ne deriva. Il dilemma è sempre lo stesso: il divario economico che divide gli italiani: chi esageratemente ricco e chi drammaticamente povero.

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