Roma, traffico e cortei

Legambiente: “I cittadini soffocano e perdono ore preziose nel traffico ogni giorno, ma Alemanno se ne accorge solo per limitare il diritto di manifestare”

ROMA – Risulta quantomeno curioso che il sindaco Alemanno ricorra al Commissario al traffico solo in occasione della nuova ordinanza per limitare i cortei che, a partire dal 18 novembre, autorizzerà le manifestazioni solo il sabato e su percorsi prestabiliti. I romani sono obiettivamente vittime del traffico assurdo che ormai caratterizza la città dal centro alle periferie, con gravi conseguenze per la qualità della vita e per la salute ma finora la giunta capitolina non ha realizzato nessun intervento per migliorare la situazione. Anzi, con le licenze date ai bus turistici che bloccano letteralmente  alcuni tratti strategici della Capitale e la scarsità di mezzi pubblici, la mobilità negli ultimi anni è decisamente peggiorata, con o senza cortei e manifestazioni in atto. Ricordiamo, solo per citare un caso recente, che è bastata l’apertura di un nuovo centro commerciale per paralizzare mezza città ma evidentemente il sindaco si era distratto.
“Come può il sindaco della Capitale del Paese pensare di risolvere così i problemi del traffico? Utilizzare l’istituto del Commissario al traffico per piegarlo ad interventi di ordine pubblico risulta parecchio sospetto”, hanno dichiarato Vittorio Cogliati Dezza e Lorenzo Parlati, rispettivamente presidente nazionale e presidente  regionale di Legambiente.
“Alemanno ha addirittura dichiarato che con l’ordinanza anti cortei in atto nell’ultimo mese ‘i cittadini hanno potuto circolare senza problemi’, mentre è lampante che la città è stata preda del caos da traffico tutti i giorni, ma Alemanno si ricorda dei diritti dei romani solo se servono per limitare i diritti democratici. Se invece si tratta di ridurre i rischi di malattie respiratorie, di rendere più sicuri gli attraversamenti, di liberare dal traffico quotidiano e dal PM10 il centro, di istituire nuove isole pedonali, di inaugurare zone per la sicurezza dei pedoni, dai bambini agli anziani o di incrementare le corsie preferenziali a vantaggio del trasporto pubblico, i diritti dei romani che fine fanno? Ci aspettiamo che Alemanno prenda finalmente a cuore e sul serio la questione della la salute e della qualità della vita dei romani senza scimmiottare i sindaci sceriffi che già al nord Italia hanno dato pessima prova di sé”.

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