Venerdì 17 febbraio a Roma dibattito sulla partecipazione e la solidarietà in Europa

L’incontro riguarda i limiti dell’azione europea concentrata sul rigore finanziario e la necessità di prevedere strumenti di partecipazione, solidarietà e democrazia

ROMA – Venerdì 13 febbraio alle ore 15.00 presso gli uffici di informazione per l’Italia del Parlamento Europeo a Roma si svolgerà un dibattito intitolato “Il rigore finanziario non basta, serve un’Europa federale, solidale e democratica”, via Quattro Novembre 149. I lavori saranno presieduti dal vicepresidente del Cime (Rocco Cangelosi).

Parteciperà il Direttore dell’Ufficio di informazione per l’Italia del Parlamento Europeo, Clara Albani, mentre le relazioni saranno dei deputati Roberto Gualtieri, Paolo Guerrieri, Alberto Quadrio Curzio, concluderà il presidente del Cime, Pieri Virgilio Dastoli. L’iniziativa sarà seguita dai lavori del consiglio nazionale del Cime.

Come la solidarietà latiti e lasci spazio a quelle che sono ormai gravi pressioni delle speculazioni del mercato sulle popolazioni della UE è visibile nella sorte che sta toccando alla Grecia, che dopo aver approvato uno dei piani di rigore che vanno per la maggiore di questi tempi (tanto rigore sulle parti meno avvantaggiate della società e poca chiarezza sulla strategia per raggiungere la crescita economica) vede rimandare nuovamente l’aiuto europeo. Le condizioni per concedere il prestito di centotrenta miliardi alla Grecia infatti per l’Eurogruppo non ci sono ancora.

Emergono atteggiamenti positivi da parte del maggiore paese cooperante con la UE, gli Stati Uniti, così come da parte della Cina. Purtroppo le istituzioni ed i privati non sono stati altrettanto lungimiranti qui nella Unione Europea, difatti se gli stati hanno fatto di tutto per aiutare il settore bancario senza porgli peraltro grossi vincoli per evitare gli errori del passato (che non sono stati errori inconsapevoli ma politiche che negli ultimi venti anni hanno concentrato ulteriormente i patrimoni in una piccola percentuale della popolazione dei paesi occidentali) come è noto non hanno potuto e soprattutto fare altrettanto laddove c’erano da tutelare non poche rendite, ma milioni di persone che oggi si scontrano disperatamente con le condizioni anticostituzionali che gli vengono imposte, come sta avvenendo da mesi in Grecia.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe