Sanità pubblica a rischio estinzione

ROMA – Nuovi  tagli alla sanità “all’insaputa” del Ministro  della Salute. Non è uno scherzo: con la Legge di stabilità si prospetta un’ulteriore sforbiciata alla sanità.

Nessuna emergenza di bilancio può giustificare lo smantellamento  della sanità pubblica e la negazione  di diritti e garanzie fondamentali ei cittadini. Nel più che giusto tentativo di scongiurare l’aumento dell’IVA previsto per il prossimo anno, il Governo si appresta a tagliare ancora 1,5 miliardi alla sanità, nonostante gli intenti e gli impegni dichiarati dal Ministro.
Si tratta  del solito “fare cassa” nella maniera più facile e veloce, sempre e comunque a discapito dei cittadini.
Tutto ciò si traduce in una grave carenza di risorse per rispondere ai bisogni  di salute della popolazione del nostro Paese.
Un vero e proprio accanimento contro i cittadini più deboli ed in difficoltà,  che sempre più spesso sono costretti a rinunciare o abbandonare cure e terapie troppo onerose.
Piuttosto che attuare gli ennesimi tagli, aggravando la crisi della sanità pubblica, è indispensabile intervenire con determinazione per una riduzione di sprechi, abusi, clientelismi  e per  contenere la spesa sanitaria.
In tal senso la Federconsumatori ribadisce – in un comunicato –  il proprio impegno in difesa dell’art.2 della Costituzione, ed avvierà ogni iniziativa necessaria a difendere la natura pubblica e universalistica del Servizio Sanitario Nazionale.
“Chiediamo al Governo, inoltre, maggiore coerenza  e trasparenza sulle proprie scelte  – scrive l’associazione – : in questo momento l’urgenza è quella di garantire ai cittadini il fondamentale diritto alla salute e, per fare ciò, bisogna investire risorse  al fine di ridurre malattie e malati, incrementare la qualità di servizi e prestazioni e potenziare la ricerca  scientifica e farmacologica”.

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