Un meeting che premia le eccellenze italiane e favorisce nuovi sodalizi a tutela della sicurezza informatica
ROMA – Palazzo delle Esposizioni a Roma è stato, mercoledì 18 settembre, teatro di “I.A. e Cybersecurity”: un incontro innovativo moderato dalla giornalista Lisa Di Giovanni e parte integrante della II°edizione del “Rome future week”, la manifestazione romana promotrice di approfondimenti a tema tecnologico. L’evento promosso dalla confederazione AEPI (Associazioni europee di professionisti e imprese), dall’ANFP (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia) e dal NSC (Nuovo Sindacato Carabinieri) col patrocinio dell’università romana “Tor Vergata” si è articolato in più momenti distinti: il primo a carattere introduttivo ed esplicativo; il secondo a tema – “experience, scuole e cyber” – che ha visto la didattica come vera protagonista di questa transizione tecnologica; il terzo caratterizzato dalla sottoscrizione formale del protocollo d’intesa tra la confederazione AEPI e le single sindacali ANFP e NSC, a cui è seguito il dibattito con illustri relatori su “Intelligenza Artificiale al servizio della cybersecurity” e infine la consegna ai vincitori del “Premio per la cybersicurezza e legalità informatica” istituito per la prima volta.
Un programma molto variegato che ha preso il via con Marco Delogu, presidente dell’Azienda Speciale “Palaexpo” che ha fatto gli onori di casa, salutando tutti gli astanti e illustrando “l’importanza dell’I.A nel panorama artistico”. La parola è poi passata a Sveva Manfredi Zavaglia, curatrice d’arte internazionale, esperta in cultura etica ed innovazione che ha dichiarato: «L’Intelligenza Artificiale sta arricchendo il mondo dell’arte, rappresentando un’opportunità unica, una sfida, ma anche un rischio, che va contenuto grazie al dialogo e all’impegno collettivo dei vari enti preposti».
La curatrice ha, inoltre, commentato “Cyber Dots”, l’opera avanguardistica del duo artistico Mamà Dots, simbolo dell’I.A e qui presentata: «Mamà Dots combinando la meticolosa disposizione dei punti di Seurat con gli elementi grafici e audaci di Lichtenstein e la luce di Caravaggio, crea un’estetica ibrida che riflette influenze storiche e contemporanee».
Presente anche la dott. Federica Aversa, partnership manager del “Rome Future Week”, che ha ribadito “il valore aggiunto di questi incontri (in programma dal 16 al 22 settembre) per interfacciarsi nella Capitale con l’innovazione, riunendo famiglie, giovani, start up per favorire il dialogo e lo scambio culturale”. Rosaria Alvaro, invece, la prorettrice dell’università di Roma “Tor Vergata” «ha posto l’accento su quanto sia importante per l’istituzione accademica uscire dalle proprie “stanze” per mettere a disposizione il proprio sapere e attuare così una sinergia tra le forze dell’ordine e l’università istituendo un programma formativo su questi temi e per la prima volta un premio per la “cybersicurezza e la legalità informatica”, per veicolare il corretto uso dei dati sensibili».
Presente, anche, il commissario aggiunto per l’Italia a “Expo 2025 Osaka” Elena Sgarbi che ha, anch’essa affermato «l’importanza dell’Intelligenza Artificiale e della cybersecurity anche all’interno di “Expo 2025”: un evento straordinario per valorizzare il Made in Italy, l’arte e l’artigianalità italiana – con un pubblico stimato di oltre 30 milioni di visitatori – che promuove la tecnologia purché rimanga al servizio dell’uomo e non il contrario».
Fondamentale è l’apporto della scuola nella formazione e nell’insegnamento del corretto uso di questi strumenti alle nuove generazioni: questo è quanto è emerso dagli interventi delle due dirigenti scolastiche del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) Annalisa Frigenti e Flavia Petti. La dott.ssa Frigenti, ha dichiarato che è “fondamentale attuare un piano di formazione che coadiuvi i ragazzi nel tutelarsi dal cyberbullismo e dai rischi correlati all’uso dell’I.A”.
Concorda anche la dott.ssa Petti che ha riaffermato “il valore dell’educazione civica e di una formazione continua impartita a scuola per spiegare le implicazioni dell’uso di queste nuove tecnologie”. Un esempio dell’apporto positivo della scuola è rappresentato da Giacomo G., un ragazzo proveniente dal Liceo “Tito Lucrezio Caro” che è stato, nel 2022, tra i vincitori di OliCyber, l’olimpiade di cybersicurezza rivolta agli studenti ed ha elaborato un suo studio sulla sicurezza informatica.
Ed è proprio lui stesso a dire “quanto conti la scuola nel permettere a tutti, anche ai meno tecnologici, di conoscere la sicurezza informatica e difendersi dai crimini a essa correlati”. Chiude questa sezione Maura Ianni, psicologa e docente universitaria, responsabile Ricerca AEPI che afferma: «Dimentichiamo spesso il funzionamento della nostra mente, che non è solo ragionamento ma anche pulsione: fondamentale per l’approccio alle nuove tecnologie è approfondire questa conoscenza, per capire a fondo i meccanismi dell’apprendimento».
Poi, la moderatrice e giornalista Lisa Di Giovanni ha annunciato la formalizzazione del protocollo d’intesa tra AEPI e i sindacati ANFP (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia) e NSC (Nuovo Sindacato Carabinieri) alla presenza di Gianluca Musiello, direttore generale AEPI che ha dichiarato: «Questo protocollo rappresenta un passo avanti verso una maggiore cooperazione tra il settore pubblico e privato e pone le basi per una cabina di regia congiunta al fine di costruire un sistema di sicurezza condiviso e trasversale, per affrontare le minacce in modo tempestivo ed efficace»; un’istanza condivisa anche da Massimiliano Zetti, segretario generale di NSC e dal presidente di ANFP, Emanuele Ricifari.
Ha aperto i lavori della nuova sezione, Michele Capece, segretario generale nazionale aggiunto (NSC) che ha ribadito “la rilevanza dell’I.A come supporto ausiliario contro la criminalità, permettendo agli operatori di svincolarsi dal rischio burn out e da un’ingente analisi dei dati”. Dello stesso parere, anche, Emanuele Ricifari, presidente dell’ANFP, che ha posto l’accento “sull’integrità come monito nell’utilizzo di queste nuove tecnologie, utili, se usate con discernimento, per predire i rischi e le minacce per i cittadini”.
Ha invitato “a investire sui giovani per guidare questa nuova transizione tecnologica”, lmma Battaglia, responsabile AEPI per l’innovazione e la digitalizzazione, che ha ricordato “il continuo uso dei cyber attacchi, anche nel nuovo conflitto mediorientale, con un costo che si aggira sui 6 trilioni di dollari”, sottolineando come “AEPI cercherà di stipulare un protocollo d’intesa per la protezione cibernetica nazionale, al fine di investire in Ricerca e Sviluppo”.
Sulla stessa scia, anche Francesco Tufarelli, direttore generale della presidenza del Consiglio dei ministri, che afferma, inoltre, “come sia importante avviare una vera e propria staffetta intergenerazionale per diminuire il gap e creare alleanze tra i più e i meno giovani nell’uso dell’Intelligenza Artificiale”.
Una soluzione auspicata, come ha ricordato la moderatrice Lisa Di Giovanni, anche dallo stesso ex premier Mario Draghi, che ha ammonito la platea europea a Strasburgo, ribadendo «l’arretratezza tecnologica europea rispetto alla Cina, col rischio di un “futuro prossimo meno prospero”». «Solo la condivisione del flusso delle informazioni e delle innovazioni può scongiurare questo pericolo» chiarisce, infine, Tufarelli. Chiude i lavori, la prof. Rossana Ferraro, giudice e docente di alta specializzazione delle forze dell’ordine e di polizia, che afferma: «Non esiste un vero protocollo di cooperazione tra gli Stati per i reati informatici e sarebbe necessario istituirlo in questa nuova era tecnologica, in cui si affronta un nemico ignoto, depersonalizzato».
Grande commozione, poi, è stata suscitata dalla proiezione del video di Martina, la giovane figlia di un carabiniere che ha diffuso, via social, un suo appello contro la violenza sulle donne, ricordando Giulia Cecchettin e dichiarando l’esigenza “di un nuovo tipo di sensibilità da diffondere tra i ragazzi”. Al termine, la prorettrice Rosaria Alvaro ha premiato, con la consegna dell’attestato, tutti quelli che si erano contraddistinti nell’ambito della “cybersicurezza e legalità informatica”, dopo un’attenta disamina da parte della commissione, che comprendeva anche i rappresentanti AEPI.
Numerose le menzioni speciali ottenute dai tanti professionisti nei vari settori: dalla moda, alla medicina, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, agli artisti, cantanti, scrittori e persino studenti. «Per affrontare il futuro, bisognerebbe conoscere meglio il passato, al fine di avviarsi verso una tecnologia più sostenibile. Il nostro obiettivo deve essere chiaro: mettere la tecnologia al servizio dell’umanità, assicurandoci che lo sviluppo dell’I.A e della cybersecurity sia accompagnato da principi etici, legalità e rispetto dei diritti umani» conclude così il direttore generale di AEPI, Gianluca Musiello, dopo aver ringraziato tutti i presenti. Saluta anche la moderatrice Lisa Di Giovanni, che auspica sia stato per tutti: “uno scambio di idee prolifico, per farsi ispirare e creare nuovi sodalizi per un futuro più consapevole e interconnesso”.