Legambiente ricorre alla Ue contro i lavori per il Passante autostradale di Bologna

BOLOGNA – Legambiente è pronta a tornare in trincea contro il Passante nord, anche chiamando in causa la Ue. «Con questo accordo strappato alla titubante società Autostrade- si legge in una nota dell’associazione ambientalista – vince nuovamente la vecchia e fallace logica delle colate di asfalto e delle mastodontiche infrastrutture viarie come volano dell’economia locale.

Una scelta per niente economica- 1,4 miliardi di euro- calata dall’alto contro la volontà delle comunità locali, dei comitati di cittadini, delle associazioni ambientaliste, oltre che di alcuni Comuni interessati dal tracciato (Castenaso ed Argelato) e di consiglieri regionali di maggioranza che si sono schierati contro la realizzazione dell’opera».

Per questa ragione Legambiente annuncia di voler «proseguire nella battaglia anche in sede europea, ricordando che l’intera operazione – contrariamente a quanto affermano i suoi sostenitori – non ha mai superato le perplessità dell’Unione europea riguardo la realizzazione dei lavori con appalto diretto ad una società e senza la dovuta gara». La notizia arrivata ieri sera dell’accordo tra il ministro Maurizio Lupi, gli amministratori locali e Autostrade, secondo Legambiente «dimostra l’incapacità di un cambio di passo da parte di una politica a cui stanno più a cuore i possibili interessi economici legati alla rendita fondiaria e alle mire dei costruttori, piuttosto che i reali bisogni dei cittadini». (DIRE)

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