TORINO – “A volte si è più liberi dietro un muro che in un deserto di indifferenza. Tieni duro”. Così lo scrittore Stefano Benni chiude la lettera indirizzata a Mattia Zanotti, uno dei quattro giovani No Tav in carcere per terrorismo, dopo l’attacco al cantiere per la Torino – Lione del maggio 2013.
In un’altro passo della lettera, rimbalzata sui twitter tra gli oppositori della Torino-Lione, si legge: “Finché ci saranno giovani come voi, anche se diversi nelle idee e nelle forme di lotta, mi viene da pensare che questo paese abbia ancora un pezzo di anima e un respiro di speranza”. “A volte – conclude Benni – si è più liberi dietro un muro che in un deserto di indifferenza. Tieni duro”.
Mattia Zanotti, insieme a Claudio Alberto, Chiara Zenobi, Niccolò Blasi, sono stati arrestati il 9 dicembre, con l’accusa di aver dato l’assalto al cantiere Tav di Maddalena di Chiomonte il 14 maggio scorso.