Domani a Largo Argentina le Idi di marzo

ROMA – Alle Idi di marzo, il 15 del mese, del 44 avanti Cristo, all’interno della Curia di Pompeo, veniva assassinato Gaio Giulio Cesare, per mano di un gruppo di congiurati con a capo Bruto, suo figlio adottivo.

La figura straordinaria di Cesare, anche tra mille contraddizioni storiche, emana ancora un fascino indiscusso e tale fatto, che fu un momento epocale nella storia della nostra città e del mondo antico segnando infatti il passaggio dall’età repubblicana a quella imperiale, a tutt’oggi suscita ancora interesse e commozione tra la gente. Domani il Gruppo storico romano rievoca, nello stesso posto e alla stessa ora, il tragico assassinio presso l’Area Sacra di largo di Torre Argentina, alle 11.

La manifestazione, spiega la nota, frutto di un’attenta ricostruzione filologica, realizzata con la supervisione della Sovrintendenza capitolina e il dipartimento di Scienze storiche, filosofiche-sociali, dei beni culturali e del territorio dell’Università di Roma Tor Vergata, sarà incentrata su tre scene. Nella prima verrà rappresentata la riunione del Senato nella quale Cesare, alla presenza di Marco Antonio, Catone, Cicerone, senatori e tribuni della plebe, venne dichiarato nemico pubblico di Roma, se non avesse sciolto le sue legioni prima di tornare a Roma. La seconda scena riproporrà l’arrivo di Cesare presso la Curia il giorno delle Idi e l’incontro con l’indovino Spurinna, che lo aveva messo in guardia con il famoso monito: «Cesare, guardati dalle Idi di marzo». Entrato nella Curia, Giulio Cesare verrà circondato dai cospiratori, che lo colpiranno con 23 coltellate, uccidendolo. La terza e ultima scena è incentrata sull’orazione di Marco Antonio durante il funerale di Cesare, nel Foro Romano, che ispirò Shakespeare per il suo Giulio Cesare.

Al termine della rievocazione, contrariamente a quanto si faceva allora, quando, per onorare il grande scomparso, si bruciava incenso, secondo un costume più recente, riservato ai grandi della patria caduti, il Gruppo storico romano deporrà una corona d’alloro sul luogo dell’uccisione. (Dire)

Condividi sui social

Articoli correlati