Corsi per esorcisti all’Università Vaticana

ROMA – Una bella mattina di marzo ci si alza di buonumore pensando al sogno erotico notturno, si prende un caffè, si accende il computer, si leggono le prime agenzie stampa e … si viene catapultati nel medioevo.

Increduli ci si stropiccia gli occhi, e la nostra certezza di vivere nel terzo millennio scompare paurosamente di fronte alle notizia che a Roma (a Roma non nella foresta pluviale amazzonica, tra i tagliatori di teste) si parla ‘seriamente’ della presenza di diavoli e demoni e dei metodi per esorcizzarli.

Sempre più sconcertati, non credendo ancora ai propri occhi, leggendo, si viene a conoscenza che in una Università, precisamente all’Ateneo pontificio Regina Apostolorum, dal 28 marzo sino al 2 aprile, si svolgerà a Roma il sesto corso per imparare a difendersi da Satana.

Prendiamo allora un giornale laico con la certezza di una difesa delle nostre capacità mentali ma anche su L’Unità un tale Mario Pulimanti scrive come se fossimo nell’anno mille: “Il corso vuol essere un aiuto ad approfondire la realtà del ministero dell’esorcismo nelle sue implicazioni teoriche e pratiche e un ausilio per i vescovi nella preparazione dei sacerdoti che saranno chiamati a tale ministero. Il corso del Regina Apostolorum tratterà anche l’allarme destato dall’irruzione del satanismo nel mondo dei giovani. E ci saranno pure approfondimenti anche sugli aspetti teologici del fenomeno. Esperti affronteranno anche la questione dal punto di vista criminologico e non mancheranno le testimonianze offerte dagli esorcisti. L’obiettivo è quello di offrire ai sacerdoti strumenti per il loro lavoro pastorale, di informazione e di sostegno per le famiglie colpite dal fenomeno del satanismo giovanile.”
E si potrebbe dire “non ci posso credere!” E invece non solo è realtà ma questa realtà viene resa nota come fosse una notizia assolutamente normale, come se si rendesse noto ai lettori che Berlusconi ha baciato la mano a Gheddafi.

Il giornalista, ci deve scusare se ce la prendiamo con lui, (mica ce la possiamo prendere con uomini segnati da decenni di astinenza sessuale), ma egli parla acriticamente di “allarme destato dall’irruzione del satanismo nel mondo dei giovani.” e anche di “approfondimenti anche sugli aspetti teologici del fenomeno.” Ma qualcuno di voi è allarmato per l’irruzione del satanismo fra i giovani?
E poi, ci scusi il buon Pulimanti, ma la parola ‘fenomeno’ sta a significare qualcosa che è apparso, e che essendo apparso è non solo esistente ma anche visibile. Ma qualcuno di voi ha mai visto il diavolo?

Un consiglio: se lo vedete, il demonio, o satana e similia, non andate in giro a dirlo ai quattro venti, qualcuno potrebbe chiamare il 118 per un ricovero coatto in qualche clinica psichiatrica. Se poi volete seriamente approfondire il problema provate a vedere un film importante e rigoroso: ‘Requiem’ di Hans-Christian Schimid ispirato alla storia vera di Annalise Michel, una ragazza tedesca morta in seguito ad un prolungato esorcismo.
Tra l’altro, da qualche notizia filtrata, ma ancora da confermare, sembra che, in queste riunioni di esorcisti e aspiranti tali, ogni tanto le discussioni si animino un po’ troppo, ma sacerdoti e vescovi, rendendosi prontamente conto di queste possessioni diaboliche,  scacciano subitamente il demonio con il ritornello degli esorcisti: “Mannaggia il diavoletto che ci ha fatto litigà. Pace, pace, pace.”

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