ROMA – “Chiediamo al Governo e alle Parti Sociali che gli esuberi Alitalia siano gestiti senza NESSUN LICENZIAMENTO dall’Azienda”. Così esordiscono i lavoratori nell’appello lanciato da Change.org, che porta la firma di “NO ai licenziamenti Alitalia”.
Centinaia di lavoratori Alitalia – riporta la nota – vivono momenti di grande incertezza legata al futuro del loro posto di lavoro. È di dominio pubblico : come confermato dall’Amministratore Delegato, ci sono 2251 ESUBERI: 1682 per il PERSONALE DI TERRA e 569 per il PERSONALE DI VOLO secondo le richieste fatte da Etihad.”
Questo è il motivo per cui i lavoratori chiedono al Governo e “a tutte le parti sociali uno sforzo per non abbandonare NESSUNO lungo la strada, per difendere i “giovani” lavoratori che ad oggi non avrebbero alcun altro spazio nel sofferente sistema produttivo del nostro Paese e che andrebbero solo ad allargare la già dolente piaga della disoccupazione giovanile in Italia e per difendere i lavoratori con maggiore anzianità che hanno dato tanto a quest’azienda per tantissimi anni.”
In sintesi i lavoratori chiedono “la tutela del DIRITTO PRIMARIO della dignità umana a chi ci rappresenterà al tavolo delle trattative con Etihad: IL DIRITTO AL LAVORO PER TUTTI, come sancisce la nostra COSTITUZIONE”.
L’appello è indirizzato a tutte le parti sociali.