ROMA – Da domani, 26 settembre, produttori, rivenditori e installatori avranno l’obbligo di esporre l’etichetta energetica su tutti i sistemi termici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Grazie a questa etichetta, ogni consumatore potrà avere maggiori informazioni sull’efficienza e l’impatto ambientale dei prodotti e avrà quindi modo di orientarsi meglio tra le soluzioni offerte dal mercato.
Le etichette saranno di 2 tipi una di prodotto, che riguarda i singoli componenti, e una di sistema o di pacchetto che riguarda l’impianto di riscaldamento e/o produzione di acqua calda nel suo insieme. Della prima sono responsabili i produttori mentre della seconda è responsabile chi compone il pacchetto, quindi di solito l’installatore.
Assolterm e Legambiente promuovono l’introduzione dell’etichetta energetica attraverso il progetto LabelPack A+, finanziato dalla Commissione Europea, e portato avanti in Italia e in altri paesi dell’Unione (Germania, Francia, Inghilterra, Austria, Portogallo). Il progetto si concentra in particolare sui sistemi di riscaldamento in cui al generatore di calore (caldaia, pompa di calore…) si aggiungono altri componenti che ne migliorano l’efficienza o che permettono di sfruttare energie rinnovabili, come il solare termico.
Da sabato 26 settembre, in tutti i paesi dell’Unione europea sarà infatti obbligatorio apporre l’etichetta su apparecchi per la produzione di calore e acqua calda sanitaria con potenza inferiore ai 70 kW, inclusi i pannelli solari con serbatoi con capacità inferiore ai 500 lt. Potranno essere venduti e installati solo apparecchi termici che espongono l’etichetta energetica (dalla lettera G per i sistemi meno efficienti ad A+++ per i migliori). Per il momento rimangono esclusi i sistemi a biomassa.
Questa nuova etichetta energetica di sistema seppur molto simile a quella usata per i dispositivi elettrici come frigoriferi o lampadine, differisce da questa per diversi aspetti e talvolta non è così semplice da calcolare.
Da qui nasce l’importanza del progetto europeo LabelPackA+ che prevede di informare e formare produttori, rivenditori e installatori proprio su questo tema. Particolare supporto sarà fornito a rivenditori e installatori. Questi ultimi, secondo quanto previsto dalla direttiva europea, sono infatti i soggetti chiamati a calcolare e rilasciare l’etichetta energetica di sistema.
“Per facilitare il compito a tutti gli installatori, il progetto LabelPackA+ ha previsto lo sviluppo di un apposito applicativo informatico gratuito disponibile online in grado di aiutare i tecnici a redigere l’etichetta energetica – commenta Sergio D’Alessandris, presidente di Assolterm -. Tale etichetta è obbligatoria per quasi tutte le soluzioni di riscaldamento e fornisce importanti informazioni di orientamento al cliente. Indica ad esempio con chiarezza come le soluzioni che adottano fonti rinnovabili siano più efficienti”.
“Il mercato delle caldaie è molto rilevante – commenta Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente – su 19 milioni, una gran parte ha più di 15 anni e la percentuale di caldaie efficienti a condensazione che si installano ogni anno in Italia non raggiunge il 50%. Ecco perché i risparmi energetici ottenuti da questa misura normativa sono enormi. Nel 2020 quando solo una parte delle attuali caldaie saranno state cambiate, il risparmio energetico in Europa sarà equivalente all’energia prodotta da 47 reattori nucleari del tipo di Fukushima, ovvero a 56 milioni di Tep, che si tradurranno in 400 euro l’anno mediamente risparmiati per le famiglie”.
Oltre alla formazione riservata ai tecnici del settore, il progetto prevede inoltre un’ampia comunicazione e informazione dedicata ai cittadini, con l’obiettivo di renderli sempre più consapevoli rispetto alle possibili scelte.