La vendetta della scrutatrice rimproverata da Berlusconi. VIDEO

MILANO – E’ diventata famosa sul web con due mosse (o meglio: ‘non mosse’), ripetute a favore di telecamere nell’arco di quindici giorni. La prima esibizione: elezioni amministrative a Milano, primo turno. Berlusconi entra nel suo seggio per votare. E’ raggiante, e fa il giro della sala a salutare. Tutti i presenti gli stringono la mano col sorriso stampato sul volto, e chi era seduto si alza in segno di rispetto. Una scrutatrice però no. Non si alza dalla sedia. E stringe la mano al premier a labbra serrate, quasi scocciata. Il presidente del Consiglio finge di non farci caso e fine della storia. Sembrerebbe.

Due settimane dopo, ballottaggio. Stesso seggio. Berlusconi non ha motivi per essere raggiante come al primo turno, il fortino milanese del Pdl è già parecchio compromesso; ma i politici, in presenza di cronisti e telecamere, usano ormai esibirsi in performance attoriali da premio oscar. Ecco quindi il leggendario sorriso berlusconiano far di nuovo bella mostra di sè, mentre il premier fa di nuovo il giro della sala e di nuovo saluta tutte le persone presenti, stringendo loro la mano. Come quindici giorni prima, tutti i seduti si alzano, allargano all’insù gli angoli della bocca e afferrano e oscillano l’onorevole mano.

 

Tutti tranne lei, la scrutatrice non sorridente. La mano la stringe, ma rimanendo seduta e non mostrando nemmeno la punta di un incisivo: bocca chiusa e ferma. Questa volta però Berlusconi non ci sta: “Lei è sempre poco sorridente”, le dice con tono scherzoso. Lei replica un pò infastidita: “Sorrido, sorrido, non si preoccupi”. Il premier gigioneggia un altro pò e passa oltre. La cosa sembrava finita qui. Ebbene. Il vero finale è stato aggiunto il giorno dopo: l’ultima mossa, lo scacco matto. La ragazza troppo seria per il premier ha postato sul web una sua foto che testimonia, senza  ombra di dubbio, come anche lei sia in grado di sorridere: sullo sfondo di una piazza Duomo colorata d’arancione, si vede la scrutatrice raggiante per la vittoria di Giuliano Pisapia.

 

IL RIMPROVERO DI BERLUSCONI

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