Tony Troja: censurato da Youtube o dallo staff di Grillo? Ecco il video

MILANO – Tony Troja, il comico, l’esilarante contro Beppe Grillo il drammatico, il critico, non certo esilarante. Non è stato esilarante soprattutto quando su youtube la censura ha investito il video del comico siciliano per “violazione di Copiright”. Beppe Grillo non si esprime e sul suo silenzio scattano le polemiche: chi gestisce la linea editoriale di Grillo? E chi “gestisce i voti” del movimento 5 Stelle?

“Violazione di Copyrigh”: questa la frase magica che giustifica un gran numero di censure del web. Spesso però i motivi sono un pò più profondi di un semplice Copyright. Così, ad esempio, è successo a Tony Troja, il famoso comico iper-cliccato della rete che spopola con i suoi video satirici sui partiti e politici italiani. Stavolta l’affronto è forte: il pivellino Troja ha sfidato Grillo, uno dei più famosi comici italiani. Il promotore del Movimento5Stelle è stato canzonato in un modo decisamente graffiante, che accende le luci sulle contraddizioni relative al vero e proprio quartier generale del M5Ste.

Le domande di Tony Troja sono lecite:
“Ma il populismo instilla ai giovani Balilla che gli vanno di città in città. Dicono che Grillo nel partito no conti niente. Ma uno vale uno e Beppe Grillo è solo là per dare loro visibilità.
Ma Beppe Grillo come fa? Questa è la mia perplessità: Se uno vale uno e lui non è nessuno, ma fa i comunicati e da i certificati, davvero non comanda? Oppure è solo propaganda?
Ma Beppe Grillo lo dirà, (…) i voti chi li gestirà!”.

Una critica importante quella di Troja che riaccende sia la polemica innescata dal giornalista Orsatti, sia l’inchiesta pubblicata da Giornalettismo sulle rivolte alla base del Movimento 5 Stelle quando, per intenderci, si rivoltò la base del M5S a causa della riunione a Milano il 18 Giugno 2011 tra i salotti della Casaleggio, dove venivano “eletti” i capi dei MeetUp. Una riunione non comunicata ai vari gruppi dell’M5S, quello stesso movimento che reclama la diretta streaming dei consigli comunali.

Il video si conclude con un’immagine di Gianroberto Casaleggio, il vero mentore di Beppe Grillo, ultimamente oggetto di varie critiche da parte degli stessi iscritti al “movimento-partito” 5stelle, seguita poi dall’immagine di un “ex amico” di Beppe: Luigi de Magistris.

Grillo e De Magistris: due immagini contrapposte in modo anche un pò provocatorio perché una delle critiche di Troja al Movimento è che “come logo ci sono 5 stelle”, ma non c’è la faccia di colui che guida il Movimento dall’alto. De Magistris invece è stato eletto con oltre 283 mila voti, ma non in un partito di grido, bensì in una lista civica esattamente come il Movimento propagandato da Grillo.
E cos’hanno di diverso il neo Sindaco di Napoli e Grillo? Sicuramente il loro rapporto con la Casaleggio: un rapporto rifiutato da De Magistris che, dopo accurate analisi, ha scelto di non affidarsi ai contenuti “rimodellati” dalla Casaleggio, come ci spiega Pietro Orsatti in un’intervista di Paolo Perini relativamente ad una sua inchiesta pubblicata su Micromega.

Questa volta è stato censurato su Youtube il video: “Beppe Grillo come fa?” rifacimento di una celebre canzone dello Zecchino d’Oro. É bene precisare che il comico genovese è totalmente estraneo a questa censura, anche se la maggior parte dei canali d’informazione riferiscono che la cancellazione del video è stata voluta da un “Grillo censore”. Come riporta invece l’immagine è stato lo Staff di Grillo, quello che cura la sua immagine, a segnalare la violazione di copyright che ha poi generato la cancellazione del video da Youtube.

Forse è un pò un abuso dire che Beppe Grillo abbia censurato Tony Troja, ma il sospetto che sia stato il suo staff o qualche ignoto dagli alti salotti della Casaleggio potrebbe essere comprensibile e del resto si evince dalle informazioni riportate dal canale Youtube. Il video va infatti ad intaccare la politica di marketing messa in campo dalla Casaleggio, non soltanto intaccando la credibilità di un suo prodotto (Beppe Grillo per l’appunto), ma la Casaleggio stessa dal momento che si allude alla penetrazione nel M5S da parte della Casaleggio che lo gestirebbe dall’alto. Non a caso il video si conclude con la foto di Gianroberto Casaleggio uno dei fondatori della Casaleggio&Associati.

E quando si parla di marketing di prodotti, nei linguaggi delle multinazionali si parla di oro, per questo la frase “violazione del Copyright” è sacra. Ma dov’è la violazione del copyright? Effettivamente il copyright in questo caso potrebbe esserci, ma sarebbe soltanto una valida scusa dato che di video come questi ne son stati prodotti a milioni. Dopotutto si sa, la censura ultimamente non viene fatta sempre, bensì solo ed esclusivamente nel caso in cui si tocchi l’interesse economico o politico di qualcuno. Per il momento Grillo tace, un silenzio che fa polemica perché, come dicevano gli antichi: il silenzio è assenso.

IL VIDEO

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