Cassa malati. Il mercato della sanità Svizzera, un incubo per gli italiani

COMO – In Svizzera è obbligatorio stipulare un’assicurazione sanitaria chiamata “Cassa Malati” e sono tutte private. Le possibilità sono innumerevoli. Visana, Assura, Sana24, Helsana e Mutuel sono solo alcuni esempi. Sono prodotti che variano per cifra. Usano come criterio il luogo in cui vivete, l’età e lo stato di salute, quello attuale e futuro.

I pacchetti sono tutti opzionabili e personalizzabili con medicamenti vari come ad esempio la medicina alternativa (omeopatia). Negli optional, (per chi se lo può permettere) copertura sanitaria per i viaggi, dentista, attività sportive e svago.
Scegliere non è facile. L’offerta è immensa, ma pur sempre subordinata alle possibilità economiche. Chi entra a vivere in Svizzera ha circa 3 mesi di tempo per scegliere chi, come e quando pagare per la salute.
Il punto di partenza sarà l’Assicurazione Base, obbligatoria e privata, che si completa con i prodotti sopra citati (definiti complementari e/o opzionali).

In Svizzera esiste un mercato vero e proprio per le Casse Malati, sulla falsa riga americana, totalmente privatizzata e obbligatoria, da acquistare e pagare soldi alla mano.
Il mercato sanitario Svizzero è potente, proficuo e incredibilmente competitivo. Ogni anno gli svizzeri possono ridiscutere le proprie polizze decidendo di cambiare “gestore” previo qualche clausola contrattuale che ne determina un vincolo per un numero di anni. Questo avviene da settembre a dicembre, periodo in cui i “venditori” si scatenano proponendo diversi pacchetti assicurativi con più vantaggiose soluzioni, individuali e famigliari, per strappare alla concorrenza i potenziali clienti. I pacchetti base Cassa Malati, non coprono però il servizio ospedaliero, il medico, le medicine ed altro.  Praticamente è come se vendessero solo mutande e canottiera, e sappiamo tutti che è dura vivere con pochi indumenti, specie la temperatura non è proprio mite.
Se volete altro, oltre mutande e canotta, ci sono i complementari. La Cassa Malati ha il compito di rimborsare le spese sulla base della vostra franchigia, che dipende da una infinità di componenti. Insomma la franchigia è un pianeta meraviglioso, ovvero la componente più importante dell’assicurazione di base, perchè “fissa” il prezzo annuo della vostra assicurazione. Più è bassa  la mensilità, esempio 300 Franchi svizzeri e più alta sarà la mensilità. Più è alta, esempio 3.000 franchi svizzeri, più sarà bassa la vostra mensilità. Cosa vuol dire?

Significa che ogni volta che andate dal dottore, in ospedale,  riceverete la fattura della prestazione. Pagata la fattura, in posta o dove preferite, si dovrà inviare la ricevuta di avvenuto pagamento alla Cassa Malati che, solo quando avrete raggiunto la franchigia, rimborserà la somma sborsata. Un esempio semplice: se la franchigia è di 2.000 Fr si dovrà spendere la stessa cifra prima di avere l’esborso. Superata la cifra della franchigia, il 90% delle spese sarà rimborsato dalla Cassa Malati. Ovvio che se siete gracili è meglio optare per una franchigia di 300 Franche, che permette un rapido rimborso, ma al contempo implica un valore più alto del mensile.

Altre variabili:
NPA: determinante il vostro codice postale, cioè il cantone in cui vivete. Se vivete a Zurigo o a Ginevra, il costo sarà più alto rispetto alle periferie o piccoli paesi.

Età: inflazionatissimi gli anziani over 70. La strategia assicurativa aziendale impone di lasciare alla concorrenza l’utente anziano potenzialmente portatore di troppe patologie. Acquisire un over 70 significa fare un piacere alla concorrenza sottraendogli un fardello economico. Diversi gradi di età interessano il tabellario. I bambini, più di 16 anni, più di 26 anni, sono i gradi di rincaro.   

Infortuni: in presenza di contratto lavorativo non esiste problema in quanto sarà pagata dall’azienda che a sua volta la trattiene dal vostro stipendio. Se invece siete disoccupati o senza contratto, è meglio prevedere la copertura infortuni che sarà valida anche in caso di infortunio casalingo.

Va da se che in funzione dei costi sanitari sostenuti c’è un equivalente di cura medica. Paghi poco, ma solo i farmaci obsoleti, mentre paghi molto quelli di ultima generazione. Nel caso di cambio di “gestore” il proponente valuta cosa coprire e non. Ipotizzando una persona con un ginocchio già operato al menisco, può tranquillamente coprire l’intera persona accendendo una “riserva” sul ginocchio già trattato. In pratica se succede qualcosa a quel ginocchio, loro non rispondono.
Questo e altro nel fantastico business assicurativo della sanità Svizzera che vive sulla salute e sulla malattia altrui.
Molte volte i politici italiani hanno ventilato una possibile e graduale privatizzazione della sanità italiana. È bene capire e conoscere che l’unico vantaggio è per le Lobby assicurative che nella mitica terra elvetica fanno a cazzotti per contendersi clienti. Il piatto e succulento. Il metodo non è diverso da quello utilizzato in Italia per i gestori della telefonia, dell’ Elettricità o del Gas.
In Svizzera le prime offerte vengono proposte  telefonicamente. Poi il venditore di turno, accertato il grado di salute e l’età, offre grandi risparmi annui per l’intera famiglia, concede preventivi e raffronti gratuiti dei prodotti. La parola d’ordine è: “vendere, vendere e ancora vendere!”
È un mondo alieno quello della sanità Svizzera. Un potente giro assicurativo inespugnabile. Improvvisamente, guardare la sanità pubblica italiana, da quei cantoni, rivaluta l’Italia e ricorda che la sanità pubblica è un bene da difendere  e sicuramente da migliorare.

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