ROMA – L’ultradestra, violenta, fascista e razzista, è un dato di fatto, spopola tra le curve di mezza Europa.
E la vergogna di Genova è solo l’ultimo episodio di una consuetudine, in Italia declinata di volta in volta con cori razzisti, celtiche al vento, “lame” e tafferugli. Purtroppo chi promuove valori diversi, la tolleranza, il rispetto, ha guardato in maniera colpevolmente superficiale allo sport più amato e popolare.
D un po’ di anni c’è chi prova a parlare una lingua diversa, per rispondere ai violenti e ai razzisti. Fino al 26 ottobre, centinaia di iniziative in Italia e in Europa animeranno l’11^ edizione dell’Action Week la campagna internazionale contro il razzismo e la discriminazione in Europa lanciata dalla Rete Fare (Football against racism in Europe – Calcio contro il razzismo in Europa), promossa in Italia dall’Uisp-Unione italiana sport per tutti. Si tratta della più importante campagna sportiva contro la discriminazione nello sport sostenuta dall’Uefa, che userà le proprie competizioni principali per amplificare il messaggio: la Champions League (19 – 20 ottobre) e l’Europa League (21 ottobre).
In prima linea principalmente gruppi di tifosi e società di calcio, ma anche associazioni di base e gruppi informali, impegnati nel promuovere i valori della tolleranza e del rispetto delle diversità, contro ogni forma di discriminazione, sia essa basata sull’appartenenza etnica o sull’orientamento sessuale. L’idea dietro la Fare Action Week è che un’ampia gamma di iniziative e attività si occupino di problemi locali all’interno della propria squadra o comunità, in una comune ottica europea per adottare una posizione netta contro il razzismo nel calcio.
In programma ci sono eventi a Genova, Firenze, Ancona, Roma, Napoli
Ulteriori informazioni su UISP E farenet.org