Coin svende i piumoni Napapijri a 10 euro. Scoppia il caos. Italiani un branco di pecoroni

ROMA – Le cose sono due. O siamo un popolo di furbi o di cretini, altrimenti non si può dare una spiegazione a quanto accaduto oggi in molte città italiane per la vendita promozionale nei negozi Coin di un piumino di marca, ovvero il “Democratic Napapijri” a soli 10 euro.

Un costo basso per poche centinaia di giubbotti in vendita, il cui ricavato è stato devoluto al progetto di Green Cross Italia, la Ong nata nel 1992 per volere di Mikail Gorbaciov. Fin dalle prime ore dell’alba la gente era in fila  per acquisire l’oggetto del desiderio tanto amato tra i giovani. Sarà la dilagante crisi, ma ne sono successe di tutti i colori, con veri e propri assalti alle filiali e file interminabili che hanno mandato in tilt  il traffico locale. Non sono mancati i soliti litigi, che avrebbero potuto trasformarsi in  lotte all’ultimo sangue  tra coloro che rivendicavano il  diritto legittimo ad essere primi di qualcun altro nelle lunghe file. Insomma la solita storia all’italiana. A Roma e precisamente al Centro Commerciale di Cinecittà Due alcuni testimoni raccontano che qualcuno abbia addirittura venduto il proprio posto a 50 euro. Insomma l’iniziativa benefica si è trasformata per molti in una vera e propria odissea. Sarà stata l’avidità di acquisire un capo d’abbigliamento a così pochi soldi o la reale necessità di ripararsi dai prossimi freddi invernali?

Ognuno è libero di trarre le conseguenze. Tuttavia – e come al solito – diamo sempre la lampante dimostrazione che il popolo italiano è un branco di “furbi” pecoroni pronti ad approfittare alla prima occasione, a prescindere dal reale bisogno. Anche per questo le cose in Italia non cambiano mai. Basta una partita importante di calcio, o – come oggi – un vestito di marca a basso costo per distrarre l’attenzione sui veri problemi di questa povera Italia.

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