ROMA – Alla vigilia delle premiazioni per la Settimana della Comunicazione, l’organizzazione per la difesa dei diritti umani Survival International ha annunciato l’assegnazione del suo premio per la “Peggiore campagna di comunicazione dell’anno” alla Finsbury PR e al suo fondatore Roland Rudd per il lavoro svolto per Vedanta Resources, una tra le compagnie più capitalizzate quotate allo Stock Exchange di Londra.
Finsbury è l’agenzia di PR assunta dalla Vedanta Resources per arginare la campagna mondiale contro i suoi progetti minerari a Orissa, in India. Se Vedanta fosse effettivamente riuscita ad aprite la miniera di bauxite sulle colline di Niyamgiri, terra ancestrale dei Dongria Kondh, l’impatto su questo popolo sarebbe stato devastante.
Ad aver lanciato la campagna internazionale contro il trattamento riservato dalla Vedanta Resources ai Dongria Kondh fu Survival. Il battage mediatico che ne derivò minò gravemente la reputazione della Vedanta, descritta sulla carta stampata come “la compagnia più odiata nel mondo” e il suo progetto divenne estremamente controverso.
Le prove raccolte da Survival sugli abusi commessi dalla Vedanta in Orissa, tra cui la mancata consultazione dei Dongria Kondh, hanno contribuito a convincere grandi investitori a vendere le proprie quote azionarie, tra cui la Chiesa d’Inghilterra, e hanno indotto il governo britannico a rilasciare un rapporto di condanna.
La campagna di Survival ha tra le altre cose:
• convinto oltre 10.000 sostenitori a scrivere al governo indiano.
• mostrato il film “Mine. Storia di una montagna sacra” a oltre 650.000 persone
• reclutato celebrità a sostegno dei Dongria, tra cui gli italiani Claudio Santamaria e Pino Insegno
• utilizzato i Na’vi di Avatar per protestare contro la miniera scatenando un enorme interesse mediatico a livello internazionale
Finalmente, il 24 agosto Jairam Ramesh, Ministro indiano dell’Ambiente, ha bloccato la miniera, dichiarando che la compagnia aveva mostrato “flagrante disprezzo” per i diritti dei Dongria Kondh. Il giorno della vittoria, stando a quanto riportato dagli esperti, le quotazioni della Vedanta avrebbero subito un crollo pari a 300 milioni di sterline.
“Finsbury sosteneva di essere convinta che il comportamento della Vedanta fosse corretto e riconducibile alle “best practice” ha commentato la campaigner di Survival Jo Woodman, “ma era la sola a crederlo, perché tutti gli altri, inclusi gli esperti della stessa commissione governativa, condannavano la compagnia per il suo ‘totale disprezzo della legge’”.
“I governi e le compagnie che abusano dei diritti umani spesso si nascondono dietro alle agenzie di Pubbliche Relazioni e ai loro manipolatori” conclude Stephen Corry, direttore generale di Survival International “Ma è solo uno spreco del denaro pubblico o di quello degli azionisti: quando gli attivisti per i diritti umani cominciano a smascherare degli abusi, la verità viene inevitabilmente a galla”.
Dal 1969 Survival International aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere le loro vite, le loro terre e i loro fondamentali diritti umani.