Università. Accolti ricorsi su posti facoltà di Medicina

ROMA – Dopo la riduzione dei posti dei Corsi di Laurea a numero chiuso, l’Unione degli Universitari comunica che il Tar del Lazio ha accolto alcuni ricorsi patrocinati dagli Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia relativamente alla mancata produzione in giudizio di alcuni atti del Ministero che potrebbero orientare il giudizio conclusivo.

“Il Tar vuole vederci chiaro sugli atti che hanno stabilito l’entità dei posti riservati agli studenti extra-comunitari in ogni Ateneo, compresi i criteri adottati. Il Ministero dovrà fornire i provvedimenti con cui viene decisa la riserva di questi posti che spesso rimango inutilizzati; gli atti del procedimento di nomina della commissione per la elaborazione dei test di ammissione, nonché degli atti della commissione e del ministero con cui gli stessi quesiti sono stati resi esecutivi, quesiti tanto discussi quest’anno accademico e oggetto di istruttoria; copia dei verbali dei lavori della commissione che ha redatto i quesiti; copia degli atti del procedimento sulla base dei quali il ministero ha provveduto alla determinazione a livello nazionale dei posti da bandire da parte dei singoli atenei con particolare riferimento: -alla rilevazione relativa al fabbisogno professionale del medico chirurgo per l’anno accademico 2015 2016 che il ministero della salute ha effettuato ai sensi dell’articolo 6 ter del decreto legislativo numero 502 del 1992, trasmessa dallo stesso ministero in data 24 aprile 2015 alla Conferenza per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le province autonome in vista dell’accordo formale; al parere espresso dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca; – agli atti relativi alle attività istruttorie compiute secondo gli elementi di cui all’articolo tre, comma uno, e lettera a), comma due, della legge numero 264 del 1999; copia di tutte le richieste inviate dagli atenei con le quali si indica il contingente massimo da poter bandire, con riferimento alle schede ove sono indicati i parametri relativi alle aule, docenti, laboratori; copia delle linee guida ministeriali circa lo svolgimento della prova; copia del verbale dei lavori del tavolo tecnico della programmazione; copia del verbale di correzione dei compiti dei ricorrenti per mano del Cineca; copia degli atti del procedimento riguardante i test di anomalia post correzione sulle domande somministrate, ove effettuato; copia degli atti relativi al procedimento di computo e individuazione dei posti disponibili e vacanti presso ciascun ateneo.” dichiarano gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia.

Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Per la prima volta si farà luce sulla definizione del numero dei posti per i corsi di medicina. Abbiamo da subito denunciato come quest’anno sono stati troppi i posti lasciati liberi, derivanti dal fatto che il contingente riservato agli extracomunitari non è stato riempito e dalla chiusura anticipata della graduatoria. La modifica normativa, relativa alla chiusura anticipata delle graduatorie, inserita nel decreto 546 di ieri è la prova che per l’anno scorso la mancata riassegnazione di questi posti non sarebbe dovuta avvenire.”

Conclude Dionisio: “Sarebbe stato necessario per il MIUR tenere conto della realtà dei fatti, anche in virtù di questo ultimo pronunciamento del TAR, ma purtroppo così non è stato. Anzi, si è andati in direzione contraria, attraverso il taglio dei posti messi a bando e una prevedibile ulteriore riduzione, dovuta all’introduzione di norme stringenti sulla chiusura delle graduatorie. Non è pensabile andare avanti con un modello simile che si scontra in ogni suo punto con la realtà: il MIUR abbia il coraggio di superare l’attuale sistema e andare verso il libero accesso.”

Condividi sui social

Articoli correlati