
ROMA – Da quanto si apprende da diverse fonti di stampa, l’operazione di cessione del tour operator Valtur sta per concludersi: tra le due offerte presentate, Orogroup Spa dovrebbe aver prevalso sul gruppo Uvet.
Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, contestano però la totale mancanza di comunicazione e ufficialità, che lascia lavoratori e sindacati, all’oscuro di tutto: 
“Salvo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa, non abbiamo nessun riscontro ufficiale sull’attuale situazione e sul futuro della Società Valtur” scrivono i sindacati in una nota alle istituzioni competenti.
Valtur, tour operator italiano che fa capo alla famiglia Patti, il 13 ottobre 2011 aveva depositato l’istanza per richiedere l’amministrazione straordinaria (Legge Marzano) a causa dei troppi debiti. 
L’Azienda ha particolarmente risentito della crisi dei Paesi del Maghreb che ha limitato i flussi turistici in Tunisia ed Egitto, e, nonostante le 22 strutture recettive in Italia e all’estero e un fatturato di circa 200 milioni di euro, ha un indebitamento di 303,6 milioni di euro. 
La Valtur ha circa 5mila dipendenti. 
La preoccupazione delle organizzazioni sindacali è legata anche alla necessità, per le strutture ricettive di prepararsi ad affrontare l’imminente stagione estiva che, in questa incertezza rischierebbero di non aprire, mettendo a rischio molti posti di lavoro. 
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno quindi ufficialmente richiesto la convocazione di un tavolo di concertazione al Ministero dello Sviluppo e dell’Economia per affrontare questa delicata fase, coinvolgendo anche il Ministero del Turismo.
 
				 
															 
			 
			 
			
 
															 
															
 
								
 
								 
								