ROMA – La FP Cgil della Polizia penitenziaria di Rebibbia ha indetto lo stato di agitazione e da dal 17 febbraio, a deciso di dar vita ad una ad una straordinaria forma di lotta, quella dell’autoconsegna del personale del nucleo traduzioni e piantonamenti.Lo annuncia un comunicato sindacale in cui si usa per quattro volte la parola “ basta” per sottolineare la grave situazione in cui si trova il personale addetto a servizi particolarmente delicati.
1)Basta all’indiscriminato e pericoloso depauperamento dell’organico del nucleo NTP, che non vede rimpiazzato il personale che va in pensione e che non vede assegnato personale femminile, ormai quasi del tutto assente.”
2 )Basta all’insostenibile aumento del carico di lavoro dovuto all’impegno nel gestire arrestati e estradati, senza le adeguate risorse umane .
3)Basta al sacrificio della professionalita’, conseguenza della non attuazione dei programmi addestrativi alle tecniche operative di polizia, pure previsti dal contratto di lavoro che obbliga gli operatori a svolgere servizi armati senza neanche la prevista esercitazione di tiro a fuoco nell’arco del semestre .
4)Basta all’indolente comportamento dell’amministrazione che ancora oggi non dà risposte in merito all’attuazione del nucleo cittadino, oggetto di tanti sforzi organizzativi e di confronto con le organizzazioni sindacali”.
Alla luce di quanto denunciato il sindacato-conclude il comunicato chiede “un immediato incontro con la direzione e il provveditore affinché venga istituito un tavolo di confronto ove si possano affrontare concretamente le problematiche suesposte. Nel frattempo si annuncia che continuerà lo stato di agitazione del personale .