Bunga bunga, baciamano e signor B.




 

ROMA – Sarà stato il signor B. che a lungo andare con il suo esempio disinibito e spregiudicato nei modi e nei fatti, le sue canzoni, le sue barzellette ha mandato in tilt la nostra bussola.

Probabilmente colpevole di possedere troppi mezzi mediatici, fare troppo bunga bunga in vetrina, troppi baciamano, indagato per troppi processi, sostenitore di troppe leggi e decreti dell’ultima ora a proteggere un’innocenza messa da troppo tempo sotto accusa.

Troppi anni, mesi, giorni, ore trascorsi in salotto con i propri difensori a giocare con il tempo, le scommesse, complice una maggioranza fintamente indignata per essere credibile soprattutto quando si sgola. Si strozza pronunciando l’immancabile parolona: persecuzione. L’uomo più processato del mondo; abbiamo sentito, capito bene? Ci saranno  una, due, cinque ragioni a giustificare un numero cosi impressionante di indagini, oppure no?
Si corre al riparo in fretta e furia con il lodo Alfano, la prescrizione mentre sbarcano sotto i nostri occhi migliaia di esseri umani disperati, allo stremo delle proprie forze fisiche e mentali ,si mette in attesa la guerra in Libia alle nostre porte, l’occupazione, l’economia, il nucleare, la ricerca, la scuola, la cultura oppure, davvero possono attendere ancora e ancora.

Non sono urgenti questi problemi, ora, più del processo Mills e della signorina Ruby? La prescrizione non fa giustizia, lo dicono i magistrati non i falegnami. Lo sanno le vittime di stragi, cantieri, crack finanziari ed altre nefandezze. E ci chiediamo perchè la politica è alla deriva? L’ Europa ci ride in faccia. L’ipocrisia celebra l’ipocrisia, la menzogna la menzogna. Siamo sempre più esasperati con i nervi a fior di pelle sul nostro piccolo palcoscenico induriti dalla rabbia e dallo scontento. L’aggressività dilaga non solo nei dibattiti in onda ma anche per le strade, nei luoghi pubblici, nei salotti di casa, fra marito e moglie, genitori e figli, sorelle e fratelli. Siamo stanchi di vedere e sentire le stesse buffonate, di aspettare- non sappiamo più cosa ne chi- un miracolo forse un piccolo grande miracolo che ci salvi tutti dalla miseria materiale e spirituale, ci riveli una grande verità anzi La Verità sulla nostra condizione umana. Non era la famiglia la nostra salvezza ?Il luogo dove godere di rispetto e di protezione, di accudimento e di qualche carezza ? Non abbiamo, in parte, sacrificato i nostri sogni per costruire qualcosa di solido, duraturo, qualcosa di Sacro? In un periodo di crisi economica, politica, sociale la famiglia con le sue buone regole di mutua assistenza non dovrebbe rappresentare ed essere il luogo della nostra salvezza ? Pace ai single,; avranno anche loro dei genitori, dei fratelli. delle zie, degli amici. Mai come in questo periodo si sentono storie inquietanti in materia di parentele.

Una mia cara amica ha salvato la vita di suo marito donandogli un rene.
Appena guarito lui è sparito con la sua segretaria. Un’altra, vedova che dirigeva un impresa con l’unico figlio maschio si ritrova con una momtagna di debbiti contratti dal figlio il quale non contento delle malefatte le fa causa per cacciarla dalla società e appropriarsi dei suoi bene. Un’ altra ancora minaccia la separazione con addebito perchè il marito vuole ospitare la proprua madre a casa che necessità di assistenza essendosi  rotta una gamba. Due sorelle di mia conoscenza si stanno sbranando per una piccola eredità ricevuta da un parente che non hanno mai conosciuto, tre fratelli vogliono imporre al padre la divisione dei suoi averi prima della sua morte per poterne godere subito. Perfino un cane è divenuto oggetto di feroci litigi durante la causa di separazione di una giovane coppia. Forse lo faranno morire purchè non sia affidato a uno di loro.Colpi bassi, vendette, ricatti, minacce,  crisi isteriche.In mancanza d’altro l’odio fa da catalizzatore per fregare la noia, spezzare la routine di vite spente, esistenze buie. Ci sarà un rifugio, una spiagga sulla quale piangere un poco in silenzio lontani da tutti e poi rialzarsi.

 

Chissà. Non dico che si può superere un grande tradimento faccendo  palloncini con la gomma americana, non penso che si possa metabolizzare una profonde ferita con una sbornia ne con una crociere last minute, no. Sembrerà assurdo a chi mi legge, qualcuno storcerà il naso ma il rimedio che porpongo a tutti,  non solo a quelli della mia generazione ,consiste nel  costruire dentro di noi quel punto fermo, quella certezza che appartiene soltanto a noi e che nessun evento, persona sarà mai  in grado di distruggere ne spazzare via per sempre. Chiamiamola forza interiore, luce che sovrasta l’ombra, fiducia tutt’altro che cieca, abbandono al corso del fiume degli eventi quando la nostra volontà non può interferire . Non vogliamo essere o divenire peggiori dei nostri avversari per vincere guerre che non portano da nessuna parte, che ci aviliranno, ci toglieranno forza e fiducia, ci faranno più male del torto subito perchè avremmo violato il rispetto per noi stessi e la nostra integrità.  Possiamo essere vivi e grati di esserlo. La vita continua a scorrere ad ogni istante regalandoci accadimenti  straordinari,comunque e malgrado tutto.

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