Viaggi. Ghana: terra di contraddizioni e di speranze

ACCRA (GHANA) – C’era una volta L’africa nera, luogo misterioso e selvaggio dove gli uomini si confondevano con la natura tropicale e gli animali la facevano da padroni.

Il deserto finiva dove iniziava il mare e il sole ,eterno nel cielo, induceva l’uomo a nascondersi nell’ombra delle capanne. William e’ figlio di quell’africa, abita ad Accra, nel Ghana , tra’ il Togo e la Costa D’Avorio  lavora al mercato, s’interessa di tutto e il suo sogno è quello di cambiare la sua vita.

William abita in una delle tante baraccopoli ai margini della città. La sua casa non ha pavimento ed ospita un piccolo fornello a gas dove cucinare le pietanze per se, la moglie e i due figli. Quest’ultimi vanno a scuola grazie ai sacrifici dei genitori che si tolgono letteralmente il pane dalla bocca per pagare la retta salatissima, corrispondente ai nostri 100 euro al mese per entrambi. Considerando l’affitto della casa/baracca  che non supera i 30 euro al mese , si comprende quanto sia costoso mandare i figli a scuola e quanto sia cambiata l’Africa, specie in questi ultimi anni. Il dato sconcertante e’ proprio questo! Cosa succede in una localita’ al centro dell’ Africa dove la moneta locale ” SIDIS” vale la meta’ dell’euro, dove l’ambasciata americana e’ piu’ grande di un intero quartiere e dove costruiscono residence elegantissimi per diplomatici e famiglie, lontani dalla misera realtà in cui versano milioni di persone.

Gruppi di volontari da tutto il mondo vengono qui ad occuparsi dei piccoli  nei vari orfanotrofi e poi finisce che li ritrovi  spesso  nei momenti di svago in ristoranti italiani, dove l’aragosta viene venduta a prezzi irrisori ,(chiaramente per noi,) o ,nei vari locali notturni dove si gioca al casino’ e si balla fino al mattino. I Ghanesi ballano , ballano tanto , sulla spiaggia di notte , accompagnati da fiumi di alcool e dal fumo dei “Rastaman”, ma la domenica vanno in chiesa e pregano tanto perche’ la maggioranza e’ cattolica e per loro pregare e incontrarsi è un’abitudine che li fa star bene.

Le giovani donne ghanesi offrono spesso le proprie bellezze al turista di passaggio perche’ guadagnano bene ed i soldi non bastano mai in questo luogo dalle mille contraddizioni. Un dramma sul dramma, se si pensa che l’Aids è una patologia assai diffusa, tanto che il governo due anni fa ha distribuito gratuitamente 5 milioni di preservativi gratis per contenere la diffusione.

William si chiede perche’ e combatte ogni giorno per capire quanto dovra’ ancora soffrire per essere felice, e intanto studia per corrispondenza  in una scuola americana per diventare esperto d’antichità . Un tempo il popolo Ashanti , viveva nel nord del Ghana, sede ora di grandi parchi naturali e i loro manufatti, dopo la loro estinzione, sono rimasti l’ultima testimonianza di un epoca caduta nell’oblio. Vasellame,  tessuti pregiati intrecciati e cuciti a mano, perle di vetro antico che vengono venduti a prezzi esorbitanti (anche per noi ), in mercati dove non ci si fermerebbe mai.

Contraddizioni enormi che ci spingono a chiederci cosa stiano tramando i grandi della terra in quel pezzo di mondo sperduto, che ora come ora rappresenta un oasi di  perfezione, un economia florida, una squadra di calcio fortissima. Forse e’ l’inizio di una nuova era patrocinata dal Presidente Obama che da li’ proviene e da Kofi Annan ,anche lui originario di quei posti, che negli anni ha riversato nelle casse ghanesi parecchi contributi per gli aiuti umanitari.

William tiene gli occhi aperti, dorme pochissimo , e’ attento nei confronti degli amici come dei nemici, provenienti dalla vicina Nigeria, quella parte d’Africa che chissà per quale motivo rimane fuori dai misteriosi programmi economici mondiali. Ma William vuole andare oltre, ha sete di quella conoscenza negata dalla sua condizione economica.
Con il suo Iphone di prima generazione donatogli da qualche generoso volontario va in cerca di una linea wifi  nella hall di qualche albergo a 5 stelle dove viene spesso guardato a vista e  allontanato. Lui non demorde, non si arrende, cerca di sopravvivere con la sua famiglia convinto che le cose prima o poi cambieranno. Ora è riuscito a connettersi e inizia il suo viaggio virtuale per osservare cosa succede nel mondo e nella sua Africa, terra da sempre sfruttata dai potenti, responsabili per aver generato un’economia delle diseguaglianze. Sempre più spietata verso i deboli.

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