Follia in Usa: uccide 7 persone, fugge in auto, prende ostaggi e alla fine si suicida. VIDEO

GRAN RAPIDS – Uccide la figlia di 10 anni, l’ex-fidanzata e altre 5 persone, tra cui un bambino; in due case distinte della città di Gran Rapids, nel Michigan. Poi, Rodrick Shonte Dantzler, 34 anni, prende il suo Suv bianco e va alla caccia di una donna: un’amica, coetanea, forse in passato una fidanzata.

La incrocia in giro per la città, anche lei in auto, le si accosta e le dice che ha bisogno di parlarle. La polizia era già sulle tracce dell’assassino, un paio di telefonate anonime avevano fatto scoprire agli agenti i 7 cadaveri nelle due case, e le indagini avevano già stabilito chi ne fosse l’autore. Dunque era stato già diramato un comunicato ai media con l’identikit dell’uomo e la donna avvicinata in strada l’aveva visto in tv. Capito il pericolo, la donna preme sull’acceleratore e scappa, chiamando nel frattempo il 911. L’uomo dopo un breve inseguimento la raggiunge e spara due colpi all’auto, uno dei quali la colpisce a una spalla. Oramai però gli agenti l’hanno localizzato e le sirene si sentono vicine.

 

L’uomo non finisce la donna e scappa, subito raggiunto dalle macchine della polizia. Inizia così un lungo inseguimento per la città e per l’autostrada interstatale 96, durante il quale il fuggiasco spara qualche colpo di pistola agli agenti (e un proiettile ferisce un automobilista). Poi Dantzler prende un’uscita dell’autostrada contromano (come si vede nel video di seguito), obbligando gli altri veicoli a buttarsi fuori strada per evitarlo. Il fuggiasco però perde il controllo dell’auto e va sbattere in un terrapieno; scende dalla macchina, spara qualche nuovo colpo ai poliziotti e poi prende in ostaggio tre estranei e si barrica in un villino. Si trova in una zona residenziale della periferia. Gli agenti circondano la casa e bloccano l’accesso alla area circostante. Per 5 ore si alternano spari da parte dell’uomo verso gli agenti a richieste di dialogo da parte della polizia, che cerca di negoziare per il rilascio degli ostaggi. Dopo una serie di trattative, una donna di 53 anni viene liberata. Dantzler sembra confuso: chiede in che modo possa uscirne vivo e in che modo negoziare la resa, poi riprende a sparare alla polizia. Poco dopo aver dichiarato di voler arrendersi e essere pronto a uscire fuori, si spara alla testa, decretando la fine della sua giornata di terrore.

Il capo della polizia locale, Kevin Belk, ha dichiarato che non si sono ancora compresi i moventi di questa follia. Alcune fonti interpellate dai media locali asseriscono che le vere ragioni siano gravi problemi psicologici: Rodrick Shonte Dantzler, uscito di prigione nel 2005, negli ultimi mesi pare soffrisse di disturbi bipolari, che lo portavano ad alternare momenti di forte depressione ad altri di forte esaltazione. Questi disturbi ora sono finiti.

 

 Il Suv bianco fugge contromano in autostrada

 
 

 

Un notiziario dell’abc, con le dichiarazioni di alcuni testimoni

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