Libia. Riconosciuto a Istambul il Consiglio Nazionale di transizione

ISTAMBUL – La Libia interrompe ogni collaborazione con Eni e lo fa  per voce del  primo ministro Al Bagdadi al-Mahmoudi : l’Italia, partecipando ai raid Nato, ha “violato” l’accordo di non aggressione siglato tre anni fa con Tripoli. E dunque, prezzi della benzina  fuori controllo,  riferisce  Pietro Giordano di  Adiconsum, con  immediata conseguenza degli  aumenti dei tassi di inflazione e quindi dei tassi di interesse da parte della BCE: effetti devastanti per molte famiglie,  che hanno in corso un mutuo a tasso variabile.

Per tentare di porvi riparo, oggi il ministro degli Esteri Frattini è a Istanbul per la quarta riunione del Gruppo di contatto sulla Libia, con Hillary Clinton e il commissario europeo Ashton.  La vera notizia è però che l’invito a partecipare è stato  esteso per la prima volta anche a Russia e Cina. Ma l’agenzia turca Anadolu ha riportato le dichiarazioni del portavoce del ministero degli esteri russo, Alexander Lukashevich, che annunciato che il suo paese non avrebbe partecipato alla riunione di Istanbul perché il gruppo di contatto è schierato a favore di una sola parte, e, in ogni caso, l’invito era stato comunicato alla stampa senza un preventivo assenso. Nella riunione di questo pomeriggio l’Italia si impegna  un “ruolo di primo piano” nelle attività di sostegno, soprattutto economico, al Cnt, che è riconosciuto ora da 17 Paesi e  si utilizzeranno i “beni libici congelati in Italia come garanzia a concessione di crediti al Cnt. Una missione della Farnesina a Bengasi  era servita infatti per valutare interventi nei campi di infrastrutture sanitarie, sicurezza, polizia, dogane, controllo frontiere, anche in base al ‘Memorandum of understanding’ firmato a Napoli. Nel corso della riunione turca, intanto,  gli Stati Uniti hanno riconosciuto formalmente l’opposizione libica (il Consiglio nazionale di transizione) quale legittimo governo della Libia: lo ha annunciato il segretario di Stato americano Hillary Clinton al Gruppo di contatto a Istanbul: in questo modo  il Cnt perche’ potrebbe sbloccare miliardi di dollari di fondi libici congelati. Ne ha riconosciuta  l”autorità di governo legittima sul territorio libico” anche  il ministro degli Esteri francese Alain Juppé,  dopo  aver aggiunto seccamente le linee della prossima strategia militare: “Bombarderemo anche durante il Ramandan”.

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