Usa. Ottimismo sull’accordo anti default

WASHINGTON – Segnali incoraggianti sembrano venire dal Senato americano: il rinvio del voto con cui i repubblicani minacciavano di respingere il piano economico del democratico Harry Reid fa sperare in un compromesso più vicino. Entro tre giorni i due partiti del Congresso devono accordarsi sul nuovo tetto da assegnare al debito nazionale; se si sforasse questa scadenza, gli Usa non riuscirebbero più a evitare il default.

“Ci sono molti elementi che devono essere ancora finalizzati – ha dichiarato Reid – e distanze che vanno colmate prima che un accordo possa essere completo, ma io credo che dobbiamo dare a tutti il maggior spazio possibile per fare il proprio lavoro”. Il primo passo ieri verso il riavvicinamento è stato un passaggio della lettera con cui Mitch McConnell, leader della minoranza al Senato, dichiarava inaccettabile, per i 43 senatori Gop, il piano di Reid: “chiediamo di riprendere immediatamente i negoziati diretti con la Casa Bianca”. “Sono felice di vedere questa mossa verso la cooperazione e il compromesso e spera che porti frutti”, ha commentato Reid, e McConnell si è detto “ora pienamente impegnato” insieme allo Speaker John Boehner nei negoziati con il governo.

 

 

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