Libia. Al via l’operazione “Alba della sposa del mare”, ma Gheddafi resiste

TRIPOLI – «Gli insorti libici hanno dato il via all’operazione “Alba della sposa del mare” (Fajr Arus al Bahr) per “liberare” Tripoli». E’ quanto ha afferma la tv Al Arabiya citando “fonti della rivoluzione” libica. ‘Sposa del mare’ Mediterraneo è uno degli appellativi con cui viene chiamata la capitale libica.

Le notizie però rimbalzano e quelle non verificate riferite dal sito internet Tripoli Post – che cita la stazione radio ‘Libya Hurra’ (Libia libera) da Misurata – annunciano che gli insorti libici hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale di Tripoli. «Un numeroso gruppo di ribelli – prosegue il resoconto – stanno avanzando verso il centro della capitale per prendere il controllo della radiotelevisione- sempre secondo ‘Libya Hurra’ – i combattenti sono oltre diecimila, impegnati nella battaglia di Tripoli».

Secondo le Fonti dell’amministrazione Usa riportate dalla CNN, si sostiene che «contrariamente a quanto sostengono alcuni, Muammar Gheddafi non ha intenzione di lasciare la Libia a breve e anzi è probabile che si stia preparando “a resistere fino all’ultimo”». Il leader libico, secondo le fonti, «potrebbe invece avere optato per un’offensiva finale anche contro i civili, da lanciare dalle roccaforti che ancora controlla ma di cui è difficile prevedere la portata». Le due fonti, ha precisato la Cnn, non possono essere identificate per motivi di sicurezza ma entrambe hanno una conoscenza dettagliata degli sviluppi sul terreno. Entrambe hanno sottolineato di non avere indicazioni concrete che Gheddafi stia per lasciare il paese.

Sull’altro versante, le autorità libiche considerano false le notizie rese note dai ribelli in base alle quali il colonnello Gheddafi sta cercando una via di fuga per la famiglia e ribattono che nè il leader, nè la moglie o i figli hanno intenzione di lasciare il Paese. Sempre alla CNN, il vice ministro degli Esteri libico, Khaled Kaim, ha dichiarato che «Gheddafi e la sua famiglia rimarranno nel Paese contraddicendo quanto detto dai ribelli secondo i quali invece a Egitto, Marocco e Algeria è stato chiesto di ospitare la famiglia». In base a quanto scrive la Cnn, e riportato dall’Ansa, «un rappresentante del consiglio di transizione (Cnt), Abdel Monem al-Houni, era stato informato della richiesta di ospitalità dagli stessi Paesi arabi. Tuttavia, funzionari Usa e della Nato non hanno nessuna indicazione che Gheddafi stia preparando la fuga. Le dichiarazioni delle autorità libiche giungono nel momento in cui fonti americane sostengono che il leader libico si stia preparando per un’ultima resistenza a Tripoli mentre prosegue la campagna aerea della Nato dopo le notizie dei progressi dei ribelli. Un altro funzionario Usa sostiene che il piano di Gheddafi potrebbe riguardare un’ultima offensiva militare contro i civili lanciata da una delle sue principali roccaforti intorno alla capitale libica».

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