Libia. “Gheddafi lo stupratore”. La denuncia delle amazzoni

TRIPOLI – Sembravano scomparse le famose amazzoni, le guardie del corpo speciali di Muammar Gheddafi. Invece cinque di loro hanno denunciato a una psicologa di Bengasi di essere state violentate dal rais e dai suoi figli. La notizia è stata diffusa dal quotidiano maltese  Times of Malta attraverso il suo sito internet.

La psicologa infantile Seham Sergewa di Bengasi, nota nel suo paese per le sue numerose apparizioni in tv, in passato si è occupata delle donne stuprate in Bosnia ed è arrivata alle amazzonì raccogliendo testimonianze di donne violentate dalle milizie di Gheddafi. Il suo dossier sugli stupri è stato trasmesso al Tribunale penale internazionale dell’Aja. Cinque ex guardie del corpo del dittatore hanno raccontato a Sergewa di essere state prima violentate da Muammar, poi  passate  a uno dei suoi figli e ad alti ufficiali. Una di queste donne ha detto di essere stata costretta col ricatto a diventare una  amazzone, altrimenti il fratello, arrestato per droga, sarebbe rimasto in prigione. La donna ha raccontato di essere stata sottoposta a un test sull’Aids da una infermiera dell’Europa dell’est, poi è stata condotta a Bab al-Aziziya, residenza del rais a Tripoli. Qui sarebbe stata introdotta nella dimora di Gheddafi, che si sarebbe fatto trovare in pigiama. Di fronte alla sue avances, la ragazza avrebbe fatto resistenza, e alla fine sarebbe stata violentata.

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