Grecia – nuova ondata di scioperi per riforma del settore pubblico

ATENE – Entra da oggi in vigore in Grecia la contestata riforma del settore pubblico che prevede la sospensione temporanea dal lavoro per oltre 30 mila dipendenti entro la fine del 2013 nell’ ambito dell’attuazione del programma di risanamento dell’economia greca.

Circa quattro mila dipendenti andranno immediatamente in pensione avendo i requisiti necessari, mentre dodicimila saranno messi in uno status di prepensionamento fino alla fine del 2013, con il 60% dello stipendio. In più, oltre quindicimila dipendenti delle imprese a partecipazione statale, saranno messi in cassa integrazione, in base all’ attuazione delle disposizione di legge, che prevede la chiusura oppure la fusione di enti statali inutili.

Si tratta di una misura, della quale nessuno sa quale sarà il vantaggio economico per il Paese. Inoltre, secondo gli esperti del settore, si tratta di un’impresa molto difficile a causa delle particolarità dell’Amministrazione pubblica del Paese. Infatti, secondo un rapporto dell’ Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo, per il disbrigo di un documento, all’ interno di un Ministero greco, ci vogliono almeno venti giorni.

Contro il provvedimento i lavoratori dei mezzi di informazione pubblici hanno indetto una giornata di sciopero.  Inoltre i Consigli Direttivi degli organi sindacali dei lavoratori della radiofonia pubblica e privata, hanno deciso uno sciopero di 24 ore, a partire dalle 06.00 di oggi fino alla stessa ora di domani, per protesta contro «l’ ondata dei licenziamenti e di violazioni degli accordi collettivi di lavoro, da parete degli imprenditori e del governo», e chiedono il ritiro di tutti i licenziamenti, il mantenimento di tutti i posti di lavoro e l’ applicazione degli accordi collettivi.

In agitazione anche il settore dell’Aviazione civile con l’occupazione degli uffici della compagnia e diverse manifestazioni.

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