Egitto, ripreso il processo a Mubarak dopo 3 mesi di stop

IL CAIRO- E’ ripreso oggi al Cairo il processo a carico dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, accusato di aver ordinato l’uccisione di manifestanti , nel tentativo di arginare la rivolta che ha messo fine, a febbraio, ai suoi 30 anni di potere.

I tre mesi di interruzione sono stati stata decisi dopo il ricorso che chiedeva la sostituzione del presidente della giuria, Ahmed Refaat, e altri due magistrati, già consulenti giuridici della Presidenza della Repubblica con Mubarak presidente. La Corte ha posto il segreto più totale sulle deposizioni dei testimoni come il feldmaresciallo Hussein Tantawi, a capo del Consiglio militare ora al potere in Egitto, suscitando le contestazioni degli avvocati, che rappresentano le famiglie di manifestanti . Nulla è trapelato dalla sua testimonianza, e la richiesta di ricorso è stata rigettata: gli avvocati hanno ricevuto una multa di mille dollari. Con l’ex presidente 83enne e malato, adagiato su una la barella, sono co-imputati anche l’ex ministro dell’Interno egiziano Habib el-Adly, sei ufficiali di polizia e due dei figli di Mubarak, Alaa e Gamal. Dovranno rispondere della morte di 840 persone e di 6.000 feriti nei 18 giorni di rivolta: rischiano la pena capitale.
E’ il primo leader deposto in seguito alla cosiddetta ‘Primavera araba’ a essere giudicato a un tribunale. La prima udienza si era svolta il 3 agosto ed era stata trasmessa in diretta televisiva, mentre oggi non sono ammesse le telecamere in aula. L’attuale leader della giunta militare egiziana, il maresciallo Hussein Tantawi, ha testimoniato assolvendo l’ex presidente da qualsiasi responsabilità. Yussri Abdel Razek, che guida la commissione di difesa, nella quale vi sono anche quattro avvocati kuwaitiani, nei giorno scorsi ha dichiarato di aver ottenuto ”nuovi documenti che dimostreranno l’innocenza di Mubarak”. Il suo avvocato, Farid al-Deeb, ha dichiarato che Mubarak è affetto da un cancro allo stomaco. Fuori dell’Accademia di Polizia dove ha sede il Tribunale Penale, si temono disordini e scontri tra i sostenitori di Mubarak e quanti hanno creduto e partecipato alla rivolta contro il suo potere. Il portavoce del ministero dell’Interno ha riferito che sono stati schierati 5000 agenti di polizia al fine di assicurare il regolare svolgimento dell’udienza. Inoltre sono state predisposte 14 ambulanze e una clinica campo.

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