Terrorismo Usa. Ergastolo a nigeriano con mutande bomba

NEW YORK  – Il giorno di Natale del 2009 aveva provato a far precipitare l’aereo della Delta Airlines fra Amsterdam e Detroit sul quale stava volando con altre 288 persone aprendo una breccia sulla fusoliera dopo aver innescato il potente esplosivo che nascondeva nelle mutande che aveva indosso.

Ma il tentativo andò male, dal suo indumento intimo uscirono solo fumo e scintille e lui fu bloccato dagli altri passeggeri, spaventati. Oggi quel terrorista, il giovane nigeriano Omar Farouk Abdulmutallab, che confessò di essersi addestrato con Al Qaida nello Yemen, è stato condannato all’ergastolo da una corte federale statunitense a Detroit. Fiero del suo gesto, Faruk, oggi 25/enne, che si era dichiarato colpevole lo scorso ottobre, figlio di benestanti borghesi nigeriani, prima della lettura della sentenza ha dichiarato davanti alla corte che «ogni jihadista è fiero di uccidere nel nome di Dio, perchè ciò è esattamente ciò che Dio ci ha chiesto nel Corano», ribadendo che il suo gesto intendeva vendicare «gli attacchi degli Stati Uniti contro i musulmani». Quello di Faruk, «è stato un atto terroristico su cui non si può equivocare», ha detto la giudice distrettuale, Nancy Edmunds nel leggere la sentenza, che commina il massimo della pena prevista, spiegando che il nigeriano rappresenta una minaccia per i cittadini americani e che non ha mai mostrato alcun rimorso. Secondo l’accusa, fu solo la fortuna a evitare che l’Airbus A-330 della Delta esplodesse in volo. Faruk fu infatti immobilizzato a bordo dell’Airbus A330 da alcuni passeggeri impauriti dal fumo e dalle scintille provenienti dal posto in cui il giovane era seduto. Lui e rimase ferito e ustionato dalla combustione di una potente sostanza esplosiva nascosta negli indumenti intimi, circa 80 grammi di Petn, che lui stava cercando di far esplodere attraverso una siringa contenente una sostanza chimica usata come detonatore. La scorsa settimana l’accusa disse che il tentativo di Faruk era stato ispirato dal religioso, divenuto leader spirituale di Al Qaida nello Yemen, Anwar Al-Awlaki, uccisi in un attacco di un drone Usa lo scorso settembre. Awlaki fu indicato come «capo delle operazioni esterne del ramo yemenita di Al Qaida», oltre che il reclutatore e il responsabile della propaganda su internet.

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