Romania, domenica si vota l’impeachment a Basescu

L’ultimo atto del conflitto all’ultimo sangue tra il presidente Traian Basescu e il governo di centrosinistra, che per settimane ha squassato l’architettura istituzionale della Romania, va in scena domenica. Oltre 18 milioni di cittadini aventi diritto al voto avranno l’opportunità di presentarsi alle urne e, col loro voto referendario, decidere se Basescu potrà continuare a fare il presidente o dovrà rassegnarsi alla destituzione.

L’hanno definita la peggiore crisi istituzionale dalla caduta di Nicolae Ceasescu e, certo, il primo ministro Victor Ponta e Basescu, per almeno tre settimane, sono parsi come atleti di lotta greco-romana, nessuno dei quali realmente in grado di prevalere, entrambi determinati a raggiungere il loro obiettivo. Il primo: l’impeachment del presidente. Il secondo: il mantenimento delle sue prerogative.

Non sono mancati colpi bassi. Molti osservatori hanno letto nella cornice del conflitto in atto le notizie emerse su un eventuale plagio della tesi di dottorato di Ponta, un tipo di scandalo che negli ultimi mesi è già costato la poltrona al presidente ungherese Pal Schmitt e al ministro della Difesa tedesco Karl Theodor zu Guttenberg.

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