Afghnaistan. Il militare Usa prima di uccidere stuprò due sue vittime. Forse non è il solo autore

KABUL –  Prima di ucciderle le avrebbe stuprate. Il sergente americano Robert Bales, che la scorsa domenica ha ucciso 17 civili nella provincia di Kandahar, avrebbe anche violentato due donne tra le vittime del massacro.

Lo rivela un’indagine svolta da una commissione afghana di alto livello. A fornire l’identità del soldato le autorità militari Usa dopo aver completato il suo trasferimento nella prigione militare di Fort Leavenworth, nello Stato americano del Kansas.

Inoltre c’è un altro particolare emerso che potrebbe cambiare la dinamica della strage.  Infatti, nonostante la versione ufficiale attribuisca la sparatoria al sergente Robert Bales, testimonianze diverse raccolte nel distretto di Panjwaik scrive l’agenzia Pajhwok, assicurano che nell’operazione sono intervenuti vari soldati americani. Il risultato dell’inchiesta, svolta da una delegazione di deputati e da funzionari governativi è stato illustrato oggi in una sessione generale del Parlamento. Dopo aver confermato il rogo di vari cadaveri, il deputato Hamidzai Lali ha riferito che secondo testimonianze prima di usare le armi alcuni militari americani hanno catturato due donne, le hanno violentato e poi uccise a colpi d’arma da fuoco. Un altro membro della delegazione, Shakiba Hashami, ha sostenuto che fra 15 e 20 soldati statunitensi hanno partecipato alle uccisioni e che sul cielo del villaggio di Zangabad hanno a lungo volteggiato elicotteri militari. La stessa Hashami ha detto, citando testimonianze di residenti, che prima della tragedia di domenica c’era stato un attentato contro le truppe straniere che avevano giurato di volersi vendicare. Ieri lo stesso presidente Hamid Karzai ha fatto sua la tesi della possibilità che il sergente americano arrestato non abbia agito da solo ed ha incaricato il capo dell’esercito afghano, generale Sher Mohammed Karimi, di rappresentare alla controparte Usa la forte preoccupazione di Kabul per questa ipotesi.

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