Il Parlamento Europeo contro il disboscamento illegale

Nella settimana scorsa il Parlamento Europeo ha accordato il proprio consenso a due accordi internazionali, con Libera e Repubblica Centrafricana, per contrastare il disboscamento illegale

Gli accordi recentemente siglati dal Parlamento Europeo per promuovere il commercio sostenibile del legname avranno anche l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla questione, ha affermato la relatrice dell’Europarlamento, Elisabeth Kostinger (PPE, Austria) prima del voto che ha avuto come scopo principale evitare che i proventi del legname liberiano finiscano investiti in armamenti.

L’Unione Europea in sintesi lascerà entrare soltanto prodotti di legname legali, in base ad accordi volontari di partenariato (voluntary partnership agreement – VPAs) che impegnano i paesi ad esportare nella UE prodotti dal percorso verificato. L’Unione Europea garantirà come contropartita un accesso privilegiato ai prodotti che rientrano negli accordi menzionati.

Difatti le stime a disposizione della UE registrano la distruzione di una foresta di dimensioni paragonabili a quelle di un campo da calcio ogni due secondi, in un anno ciò significa danni per dodici miliardi di euro, senza contare l’effetto sull’ambiente, incalcolabile in termini puramente economici ed immediati. Dall’ottobre del 2010 la UE sta cercando di affrontare questo problema.

Il nuovo sistema di monitoraggio prevede il coinvolgimento di esperti indipendenti e provenienti dalla società civile. La Banca Mondiale ha affermato, in seguito ad uno studio, che in alcuni paesi il disboscamento illegale rappresenta il novanta per cento dell’attività di disboscamento, con immaginabili legami dell’economia del paese con fenomeni di corruzione e di criminalità.

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