Apple vince la guerra sui brevetti. La Samsung pagherà 1 miliardo di dollari

HOUSTON  –  Apple ha vinto la sua battaglia  legale sui brevetti contro la Samsung condannata a pagare 1,051 miliardi di dollari di risarcimento.

In soli tre giorni di camera di consiglio, i nove giurati della corte californiana di  San Jose hanno emesso il loro verdetto riconoscendo l’azienda coreana colpevole di aver copiato i software e gli elementi di design denunciati da Apple. L’entità del risarcimento è lontana dai 2,5 miliardi chiesti dalla casa di Cupertino e non incide troppo sui bilanci della Samsung, colosso mondiale dellatecnologia, ma attribuisce ad Apple un formidabile margine di manovra rispetto ai competitor nel vibrante mercato degli smartphone e dei tablets.

Sul fronte del software, i brevetti infranti da Samsung secondo i giudici sono tre e riguardano  l’effetto di «bounce-back», ovvero di rimbalzo dell’interfaccia grafica di iPhone e iPad (su tutti i modelli denunciati da Apple), il «pinch and zoom» (con alcune eccezioni di modelli di smartphone), e il «tap to zoom», cioè a dire la funzione iOS che ingrandisce le immagini con un semplice tocco. Samsung è stata inoltre riconosciuta colpevole di aver copiato il design dell’iPhone e dell’iPad: dallo schermo agli altoparlanti, dagli angoli arrotondati del dispositivo alla sistemazione delle icone, fatta eccezione per il Galaxy, «che non ha niente in comune» con il tablet di Cupertino. Totalmente respinta la controcausa di Samsung che reclamava danni per 422 milioni di dollari.

Secondo gli esperti, ad Apple non poteva andare meglio di cosi. «Si è materializzato il miglior scenario possibile per Apple», ha sottolineato Brian Love, professore di legge a Santa Clara. «Per Apple si tratta di una incredibile vittoria» ha rimarcato Mark Lemley della Stanford University. Nel mirino della Apple potrebbero ora finire le aziende che utilizzano il sistema operative di Google, Android che lo stesso Steve Jobs nella sua autobiografia aveva definito un «prodotto rubato». Il verdetto della corte di San Jose non pone fine alle cause legali tra le aziende di telefonia mobile e neppure tra Apple e Samsung che hanno altri contenziosi aperti in diverse parti del mondo. «La corte ha indicato con chiarezza che rubare è reato. Facciamo questi prodotti per la gioia dei nostri consumatori e non perchè vengano copiati dai nostri competitor », è stato il  commento in una nota di Apple. Secondo Samsung, il verdetto comporta «un danno per i consumatori americani che avranno meno possibilità di scelta», ha osservato la portavoce Mira Jang.
In ogni caso «non è detta l’ultima parola su questo caso o nelle altre battaglie in corso nel mondo – ha aggiunto la Jang – dove molti reclami di Apple sono stati respinti».

Nel frattempo la Samsung ha annunciato che presenterà appello contro la sentenza. «Presenteremo subito alcune mozioni per ottenere un rovesciamento del verdetto e se non saranno accolte presenteremo ricorso alla Corte d’Appello», si legge in un nota del gruppo sudcoreano.

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