ABUJA – In Nigeria la situazione è precipitata. Questa mattina due auto bombe guidate da kamikaze sono esplose presso una chiesa a Kaduna, nella Nigeria settentrionale – luogo già teatro di attentati da parte del gruppo estremista islamico Boko Haram – provocando l’uccisione di 8 persone. L’attentatore prima di far esplodere la vettura avrebbe sfondato le porte dell’edificio religioso.
Violentissima la risposta di una folla di cristiani inferociti che si è accanita contro un presunto musulmano. Un’esecuzione sommaria durante la quale gli assalitori hanno fermato un uomo su un motorino e lo hanno cosparso di carburante e poi gli hanno dato fuoco. Un responsabile dei servizi di soccorso ha dichiarato che i soccorritori non avevano potuto salvarlo perchè gli aggressori erano troppo violenti.
Una giornata da dimenticare durante la quale, tra attentati e rappresaglie, si contano complessivamente 10 persone morte e 145 ferite. “Massima fermezza contro ogni atto di terrore e violenza”, ha commentato il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, il quale ha promesso di impegnarsi per combattere ogni atto di terrore e violenza, dopo quest’ultimo attentato.
Nel frattempo dall’Italia il deputato del PD Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei, chiede ufficialmente all’Unione Europea di dare maggiori garanzie ai crisitiani in Nigeria. “Il diritto a professare la propria religione deve essere un diritto universalmente acquisito – puntualizza Farinone – . Mi auguro che la Ue faccia le adeguate pressioni a livello internazionale affinchè non avvengano più stragi del genere”.
Insomma la Nigeria con i suoi 150 milioni di abitanti, continua a vivere momenti di tensione religiosa tra musulmani che rappresentano il 50% della popolazione e cristiani, con il 40%. Lunedi, 25 aprile, il presidente Goodluck Jonathan ha chiamato i nigeriani. Egli chiede loro di evitare la violenza e ad unirsi Si calcola che dall’aprile del 2011 oltre 500 cristiani siano stati uccisi e almeno 80 chiese bruciate.